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AL MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO “RODOLFO LANCIANI” LA MOSTRA DEDICATA AL MAESTRO FILIBERTO SBARDELLA

Inaugura

Sabato, 4 Febbraio, 2023 - 10:00

Presso

Museo Civico Archeologico "Rodolfo Lanciani"
via XXV Aprile, 00012 - Montecelio (Rm)

A cura di

Pasquale Biagio Cicirelli, Claudio Gatti

Partecipa

Filiberto Sbardella

Fino a

Domenica, 26 Marzo, 2023 - 18:00

AL MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO “RODOLFO LANCIANI” LA MOSTRA DEDICATA AL MAESTRO FILIBERTO SBARDELLA

Comunicato

Il Museo, ubicato presso l'ex Complesso Conventuale di S. Michele Arcangelo, sul Monte Albano - e intitolato alla figura del principe della topografia romana, il Prof. Rodolfo Lanciani - dispone di un consistente patrimonio archeologico stabilmente esposto nelle sale e intorno al suggestivo chiostro dell'ex complesso conventuale, con una serie di pregevoli sculture d'età imperiale provenienti dalle ville che costellavano il territorio lungo la via Tiburtina e Tiburtino-Cornicolana. Il Museo - grazie agli scavi condotti dalla Soprintendenza archeologica per il Lazio nell'area della Tenuta del Cavaliere e zone limitrofe - espone nelle sezioni protostorica, paleolitica e di età romana, il celebre gruppo scultoreo della Triade Capitolina, le statue di Ercole e Dioniso, reperti ceramici e lapidei, statue e decorazioni, offrendo una documentazione completa delle culture succedutesi nel territorio comunale a partire dalla preistoria. Ed è proprio in questa prestigiosa cornice storico-culturale che prenderà forma, dal 04 febbraio al 26 marzo 2023, la sesta tappa della mostra La terra è di chi la coltiva: il 900 di Filiberto Sbardella in un Progetto Espositivo Itineranteideata e curata dal sociologo Pasquale Biagio Cicirelli e dall’architetto Claudio Gatti. Il Museo infatti - con la supervisione del Direttore Zaccaria Mari e il consenso dell’Assessore alla Cultura della Città di Guidonia Montecelio Michela Pauselli - ha gentilmente concesso per l’allestimento della retrospettiva, i locali situati al primo piano dell’edificio.

Filiberto Sbardella - nato a Palestrina nel 1909, allievo di Gustavo Simoni e Tito Venturini Papari - è tra gli artisti più rappresentativi degli anni ‘30 grazie alle sue grandi opere musive e alle tempere murali esposte alle Triennali milanesi e alle Biennali di Venezia. Diplomatosi all'Accademia di Brera, collabora con i grandi maestri del Novecento come Gio Ponti, Gian Paolo Lazzaro, Piero Fornasetti, Giacomo Manzù, Giuseppe Pagano, Aligi Sassu, Renato Guttuso, Gerardo Dottori, Marcello Gallian, Goffredo Petrassi, e i futuristi Mario Sironi ed Enrico Prampolini. Tuttavia, durante il secondo conflitto mondiale egli interrompe gli studi e l’attività artistica per dedicarsi a quella di partigiano durante i difficili mesi della Resistenza. Riprenderà I rapporti con l’arte soltanto dopo molto tempo, e dedicandosi in maniera quasi totale all’Architettura. Inizia così una prolifica attività professionale che lo condurrà a collaborare con progettisti come Begnotti, Petrangeli, Pasquali, Cioppi, e ad eseguire lavori di rilievo come il Comprensorio PEEP nel quartiere Labaro di Roma, la sede della Regione Marche a Pesaro, l'Impianto polisportivo Comunale di Chianciano Terme, o la Scuola sindacale CGIL di Ariccia, fino al 1983, anno della sua scomparsa. 

Il Progetto Espositivo Itinerante dedicato alla figura del maestro Filiberto Sbardella si accinge ad intraprendere la sua sesta tappa, questa volta nel prestigioso Museo Civico Archeologico R. Lanciani di Montecelio, con la collaborazione dei ragazzi della sezione Cornicolana del GAL. Siamo onorati - spiegano i due curatori - di aver ricevuto ancora una volta tanta accoglienza. Nel corso degli anni abbiamo esposto al Museo della Terra Pontina e alla Casa del Combattente a Latina (con il patrocinio della sez. Territoriale di Italia Nostra Onlus), ai Magazzini del Sale a Cervia (ospiti del Prof. Vittorio Sgarbi), nelle Biblioteche, nelle Scuole e nelle Piazze di Palestrina, Guidonia, Viterbo, e nelle manifestazioni dedicate al “25 Aprile - Festa di Liberazione” organizzate dalle varie sezioni ANPI e ARCI. Per cui con profonda riconoscenza ringraziamo - oltre le Amministrazioni Comunali, gli Enti, le Associazioni Culturali, gli Archivi Storici, gli Istituti Scolastici, gli studenti e I tanti visitatori - tutti coloro che ci hanno aiutato e che continuano a sostenerci nella realizzazione di questo Progetto. Anche per questo è nostro dovere proseguire (come con il rinnovato progetto didattico avviato per i ragazzi dell’IIS. Eliano Luzzatti di Palestrina), ma fare sempre meglio. Vi aspettiamo a Montecelio da febbraio a marzo 2023; e per i non residenti sarà anche un’ottima occasione per visitare le bellezze di questo bellissimo borgo alle porte di Roma”.

 

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