PIANETA CITTA' Arti cinema musica design nella Collezione Rota 1900-2021
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PIANETA CITTA' Arti cinema musica design nella Collezione Rota 1900-2021
Comunicato
Dal 9 luglio al 24 ottobre 2021 la Fondazione Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti di Lucca propone una mostra insolita e interdisciplinare, inerente al tema della città e della trasmissione della conoscenza, analizzato prevalentemente attraverso gli innumerevoli pezzi – della collezione, eccezionale e unica, dell’architetto ITALO ROTA, tra i più noti progettisti del nostro tempo.
La mostra è realizzata con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, la sponsorizzazione di Banco BPM e la sponsorizzazione tecnica di SAIB.
L’intento è quello di creare un racconto del Novecento e del primo ventennio del Duemila attraverso la visione della città - la sua rappresentazione nelle arti, nel cinema, nella musica, nel design - e l’evoluzione dell’oggetto libro.
La collezione di Italo Rota si è rivelata una miniera cui attingere per creare percorsi di senso che partono alle radici della contemporaneità, ossia negli anni iniziali del XX secolo. Ne è nata una mostra multidisciplinare, caleidoscopica, scaturita dall’incontro e dal dialogo tra competenze differenti, che unisce svariati saperi e consente esplorazioni affascinanti e scoperte.
“La mia collezione – racconta Italo Rota – è stata raccolta secondo una ricerca incrociata con il mio lavoro e si basa su interessi precisi che vanno alla radice dei problemi e sono scavi nel sapere del XX secolo. Dopo quarant’anni di collezionismo e lavoro intrecciati si tratta di un archivio di beni comuni rispetto al tema città, che nell’insieme servono per immaginare il futuro. Per il visitatore la mostra è un invito a riflettere sul modo in cui vivremo: il presente di oggi è fatto dai lavori del passato. Uno slogan potrebbe essere: «Se tutto questo vi ha interessato, nulla sarà più come prima». La mostra è imperniata sulla relazione tra umani quando si riuniscono in alta concentrazione, il 70% dell’umanità vive in città, è la storia della migrazione verso punti precisi del pianeta”.
Il concept della mostra è stato ideato da Paolo Bolpagni con Aldo Colonetti, filosofo e studioso di architettura e design e con lo stesso Italo Rota, in condivisione con un comitato scientifico nel quale sono rappresentate le differenti discipline coinvolte: la storia dell’arte, il cinema, la geografia economica, l’architettura, l’urbanistica.
“La mostra – afferma Aldo Colonetti – è un viaggio dentro le ‘cose’, sospeso tra testimonianze ‘alte’, i documenti originali delle grandi utopie del Novecento, dal Bauhaus alla controcultura californiana degli anni Sessanta da un lato, e la cronaca dall’altro lato, che viene dal ‘basso’: manifesti, oggetti comuni, il tutto intrepretato e messo in scena attraverso il modello epistemologico di Aby Warburg, dove la storia dell’arte è intesa in quanto comparazione antropologica. Al centro sta la città come esperienza fisica, nella quale ciascuno è abitante e protagonista del cambiamento: ‘Pianeta città’ è un percorso, fisico e mentale, dove ciascuno troverà un pezzo della propria storia, senza dimenticare, come scriveva il poeta greco Alceo, che «le città sono gli uomini»”.
In mostra oltre cinquecento pezzi, una moltitudine di oggetti di vario tipo, tecnica e dimensioni: dai libri alle opere d’arte, dai manifesti al cinema, dalle copertine dei dischi ai prodotti di design, dalle riviste ai fumetti. Tutto ciò seguendo un itinerario che va dalla nascita della città contemporanea all’inizio del Novecento fino alla nuova idea di città che si sta profilando, e sempre ponendo in relazione la cultura di tutti i giorni con le ricerche più avanzate.
Dieci le sezioni, che presentano al proprio interno diversi macro temi:
- Primo ’900: l’alba della contemporaneità
- L’utopia delle avanguardie e la città nuova
- L’orrore del nazismo
- Maestri dell’architettura
- Visioni fantascientifiche
- Gli anni del boom
- La rivoluzione della cibernetica: tecnologia, arti, musica e città
- Immaginare il futuro
- Abitare alla scandinava
- Nuove prospettive
In occasione della mostra aono stati realizzati un volume, edito dalla Fondazione Ragghianti Studi sull’arte con saggi di Paolo Bolpagni, Francesco Careri, Aldo Colonetti, Daniele Ietri, Franco La Cecla, Eleonora Mastropietro, Alessandro Romanini e Italo Rota, e un documentario prodotto dalla Fondazione Ragghianti in collaborazione con La Fournaise, che racconta la collezione di Italo Rota dalla sua prospettiva personale.
Una mostra originale e multidisciplinare che unisce la qualità scientifica e culturale alla spettacolarità.
Come arrivare
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