Mr Arbitrium e altro
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Comunicato
Da anni Giannelli conduce una ricerca sull’impatto-relazione che quotidianamente l’uomo contemporaneo ha e vive con la scienza, il progresso e la tecnologia. Lo scultore si interroga sui rischi di una tecnica che può portare alla disumanizzazione. In passato, nella sua ricerca si è spesso occupato dell’industrializzazione. La fascinazione per le visioni futuristiche e surreali e il progresso lo ha portato a raccontare, attraverso le sue opere, le contraddizioni del nostro tempo, raccontando di un'umanità in continua trasformazione. L’artista mostra un essere umano capace di cose eccezionali, e al tempo stesso individua in lui uno spirito autodistruttivo. Giannelli si interroga su quello sarà il mondo tra venti/trent’anni: il dubbio della scelta è posto da un nuovo che avanza, avvertito dall’artista come potenzialmente minaccioso. L’artista però non vuole dare giudizi, bensì offrire un invito a riflettere su queste tematiche.
Emanuele Giannelli è uno scultore contemporaneo nato a Roma nel 1962. Poco prima dei vent'anni si trasferisce a Carrara, capitale del marmo, e nel 1984 si diploma in Scultura all'Accademia di Belle Arti con il massimo dei voti. È in quegli anni che si avvia il progressivo distacco dalle correnti classiche, parallelamente a un sempre più stimolante avvicinamento alla scultura contemporanea, complici la cultura industriale da cui viene sempre più assorbito: la musica industriale ed elettronica, i libri, gli amici, i dischi, i fumetti, il punk come movimento giovanile di protesta, il movimento studentesco e gli scontri politici di fine anni '70, che vede e vive da vicino, i tanti viaggi d'ispirazione tra Berlino e New York e il periodo vissuto a Londra nell'85. L'artista cresce così, sperimentando nuovi materiali e nuove tecniche con impetuosa curiosità e coscienza, ma anche sperimentando il mondo, fino a trovare una sua narrazione, che quasi come un'ossessione ritorna in tutte le sue opere e che vediamo ancora oggi: la figura umana in preda al caos della contemporaneità e alla trasformazione. Infine approda a Pietrasanta, terra di grandi scultori. Nei suoi quarant’anni di ricerca ha realizzato moltissime mostre personali e collettive, sia in Italia che all’estero. Artista di respiro internazionale, sapientemente provocatore, Giannelli costruisce le sue opere sull'equilibrio perfetto tra arte figurativa e arte concettuale. Racchiude dentro di sé la classicità della capitale e la geniale provocazione toscana, intesa da lui come una caratteristica positiva, in quanto capace di "provocare emozioni.
L’esposizione è aperta fino a venerdì 7 gennaio 2022, da mercoledì a domenica con orario 17-23, gli altri giorni su appuntamento. Ingresso libero.
Info: +390583491104, www.oliosutavola.com
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