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Mimmo Di Caterino

biografia: 

 

Domenico “Mimmo” Di Caterino nasce a Napoli il 7-8-73.

 

1992-1997 Frequenta l'Accademia di Belle Arti di Napoli e lavora e studia rintanato nel suo studio in maniera "matta e disperata".

 

1997-2001 Fonda la posse di artisti "Mario Pesce a Fore" nata per contestare e contrastare criticamente il "nuovo ordine globale dell'arte privatizzata transnazionale". Con lo pseudonimo collettivo partecipa a molte rassegne d'arte contemporanea nazionali ed internazionali; cura e gestisce il terzo piano del centro sociale "Laboratorio Okkupato s.k.a." a Napoli.

 

2003-2005 Collabora con la rivista d'arte "Exib Art" dalla quale viene diffidato ed allontanato; viene diffidato anche dall'Accademia di Belle Arti di Napoli e da un Maestro e sua figlia; viene diffidato anche dallo storico, curatore e critico d'arte Achille Bonito Oliva.

 

 

2006 Collabora con la rivista d'arte internazionale "Flash Art" dalla quale viene poi allontanato e diffidato.

 

Comincia la collaborazione con la sua compagna e moglie di arte e di vita Barbara Ardau, nasce il "Santa Barbara open, free and full project", un tentativo virale e performatico comportamentale per ridiscutere e rinegoziare i criteri qualitativi e meritocratici che regolano il sistema dell'arte.

Smette di dipingere e regolarmente si libera di tutta la sua produzione pittorica e plastico scultorea abbandonandola in luoghi pubblici di diverse città europee, moltissime a Napoli città con la quale non è mai riuscito a tagliare completamente i ponti.

 

2007 Viene allontanato e diffidato dal portale d'arte "Equilibriarte" e da "piccoli" artisti che avevano male interpretato il Santa Barbara Project.

 

2010 - 12 Con Barbara Ardau dopo il "Santa Barbara Project" riprova a ragionare su possibilità concrete per rappresentare socialmente e culturalmente un altro sistema dell'arte, ritorna a creare; sostiene attivamente la campagna di comunicazione mediatica e culturale degli ex lavoratori Rockwool in presidio permanente a Campo Pisano ad Iglesias (Ca), attiva una rete di artisti solidali con la causa, nasce il Rockbus Museum, il museo degli ex operai in presidio permanente; entra in conflitto con la galleria Giuseppe Frau Arte Contemporanea fantomatica galleria con pretese ed ambizioni "internazionali" che riteneva possibile gestire uno spazio di lotta come una vetrina possibile per i suoi giovanissimi artisti da inserire poi nelle varie Arte fiera in giro per il globo. Viene diffidato dalla Giuseppe Frau Gallery. Sposa Barbara Ardau. Ricomincia a dipingere in maniera "grafica" senza prendere troppo sul serio i suoi disegni su tela che considera appunti di percorso. In coppia con la moglie Barbara Ardau organizzano un serie di private esposizione d'arte contemporanea nella loro automobile processo di comunicazione del senso del fare artistico contemporaneo dove diventa complicato scindere tra arte, artista, spettatore e promotore (Tavor Art Mobil).

 

2012 – Partecipa al primo simposio di Scultura internazionale ad Iglesias.

Con il  progetto“Mario Pesce a fore” denuncia la triste condizione del sistema dell’arte italico al Cam di Casoria di Antonio Manfredi con l’azione “Spam al Cam”.

Scrive il libro “Altro sistema dell’arte”, booksprint edizioni.

 

2013 – Partecipa con Barbara Ardau al Salone del Mobile di Milano con il progetto invisibile per “Tam Tam Scuola”, espone nel Museo a cielo aperto di Camo (CN), nella Home Gallery “Il purgatorio” di Somano; al venticinquennale dell’Accademia di Belle Arti di Sassari , al B.A.R.L.U.I.G.I. (TO) di Alessandro Bulgini e al Simposio nazionale di Scultura a Iglesias (Ca).

Collabora con la redazione Tiscali con una sua rubrica dove riflette sui linguaggi dell’arte contemporanea.

 

URL: 
http://www.tavorartmobil.blogspot.it
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