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Rubens Fogacci

biografia: 

Rubens Fogacci, nasce a Bologna il 30 Maggio 1979 ,Pittore, scultore, disegnatore e vignettista, con un particolare estro, dallo stile inconfondibile nella fumettistica, svolge un’intensa attività pittorica utilizzando diverse discipline nell’ arte visiva in cui si esprime ed è spesso presente in rassegne artistiche nazionali ed internazionali ,che lo hanno visto esporre a Londra, Parigi, Ferrara, Venezia, Taormina, Bologna, Sanremo, Riccione, Forlì, ottenendo primi premi ed altri prestigiosi riconoscimenti. E’ stato recensito ed apprezzato da numerosi critici d’arte e pubblicato su giornali, riviste d’arte, cataloghi e ben rappresentato in rete, in siti d’arte che trattano con dovizia e professionalità l’arte visiva contemporanea, suoi lavori primeggiano in collezioni private in Italia ed all’estero.

Cataloghi e pubblicazioni:

Cam 48 Ed. Mondadori
Cam 49 Ed. Mondadori
Sensazioni Artistiche Ed. Mondadori
Exitimità Ed. IArte

Mostre Personali:

Galleria Wikiarte Bologna
Teatro Nuovo Milano
MaGallery Brescia
Palazzo Oddo Albenga
Just Art Providence

Galleria di riferimento:

Galleria Wikiarte Bologna (ITALIA)
Galleria Lacerba Ferrara (ITALIA)
Galleria MaGallery Brescia (ITALIA)
Galleria Just Art Providence (USA)

Recensioni Critiche a cura di:

Francesca Bogliolo
Alberto Gross
Denitza Nedkova
Alberto D'Atanasio

Fogacci il "Realista Visionario"

Tutto quanto viene concepito e realizzato in forma d'arte è finalizzato e – ad ogni modo – destinato ad un racconto, ad una narrazione che, attraverso la costruzione e riproposizione dei propri mezzi espressivi, doni rinnovati supporti utili alla qualificazione e trasmissione di significato.

La ricerca pittorica di Rubens Fogacci può essere, in tal senso, riassunta all'interno di una capacità affabulatoria che, servendosi di pochi elementi ed alcune sfumature, sostiene una risolutezza e vivacità scenica in cui linee e colori assumono le caratteristiche di una dilatata consistenza immaginativa.

I personaggi, le figure, i racconti rappresentati sono la sintesi dell'inconscio dell'artista che restituisce – alterandola ed oltrepassandola – la narrazione simbolica ed allegorica di suggestioni oniriche o suggerimenti dell'immaginazione.

In questo Fogacci può essere definito un “realista visionario”: nel suo condensare l'inafferrabilità del sogno assieme alla persistenza dell'oggettivo, una caratteristica teatrale in cui le figure ricercano e riempiono il proprio spazio attraverso apparizioni dall'identità immediata ed essenziale.

La pittura formalmente “nativa”, non raffinata, raramente diventa ingenua ma – piuttosto – è propedeutica ad un particolare tipo di narrazione simultanea: il racconto di Rubens Fogacci non è cronologico o sequenziale, ma perdurante e verticale. Il teatro rappresentato si spalanca e ci precipita addosso nella sua totalità ed interezza, privo di mediazioni o elementi disturbanti.

Non è tuttavia il somigliante la materia con la quale confrontarsi. Già Deleuze, precisando la propria definizione di simulacro, parlava di forme “essenzialmente diversive, costruite a partire dall'interiorizzazione di una differenza, di una dissomiglianza, di una fondamentale alterità (...) “. La medesima alterità che informa l'intera vicenda pittorica di Fogacci: la pennellata “illabirintita” - utilizzata più sulle figure umane che non sugli oggetti – dona ai visi, alle forme, una caotica sinuosità primitiva che non disperde né vanifica l'equilibrio armonico del quadro; al contrario sottolinea un certo tipo di visione personale, un codice da saper tradurre per potere leggere i dubbi e le interrogazioni che la pittura ci pone.

La dimensione malinconica che modifica le espressioni dei volti costruisce – a poco a poco – un sistema di relazioni ambigue, poetica suggestione che sintetizza, analiticamente, una sorta di amara condizione di personaggi privi di soluzioni. Forte è il contrasto fra tale impressione e l'esuberanza di colori vivaci, dinamici, in grado di sostenere una tensione narrativa retta da sussulti e soprassalti mentali.

La pittura di Fogacci è l'effetto di una sorpresa, di un qualcosa che vive e si muove al di sotto della superficie piana del colore, di una ricomposizione che procede per progressive intensificazioni di figura.

La sfida per il futuro sarà quella di consegnare tale patrimonio pittorico al servizio di una tridimensionalità e “vividezza” delle forme, che non disperda quella peculiare cifra stilistica che trae dalla schiettezza e dalla naturale scioltezza pittorica la propria forza espressiva.

All'artista il compito di complicare la semplicità e rinnovarne la chiarezza, agevolando la riflessione.

URL: 
http://www.wikiarte.com/artista.php?id=7
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Bologna