LOBODILATTICE

Notturni

Inaugura

Sabato, 13 Aprile, 2019 - 19:00

Presso

Virgilio Patarini
via Nazionale, 35

A cura di

Zamenhof Art

Partecipa

Virgilio Patarini e Giovanni Battista Rigon

Fino a

Sabato, 13 Aprile, 2019 - 20:00

Notturni

Comunicato

NOTTURNI

Ultimo evento della rassegna ASPETTANDO LA BIENNALE

 

Gran finale della Rassegna “Aspettando la Biennale” sabato 13 aprile 2019, alle ore 19, alla Galleria ItinerArte di Venezia, Rio Terà de la Carità – Dorsoduro 1046, con l’evento teatral-musicale intitolato “Notturni”, che vedrà protagonisti, al pianoforte, il direttore d’orchestra e pianista Giovanni Battista Rigon e come voce narrante il direttore artistico della rassegna stessa Virgilio Patarini. Un viaggio nella notte attraverso testi di Saffo, Baudelaire, Novalis, D’Annunzio, Campana, Leopardi, e musiche di Bach, Chopin, Mozart, Beethoven, Debussy, Schubert, Poulenc.

Prima e dopo la presentazione-performance sarà possibile visitare le due mostre a parete: ovvero le personali “Trappole” di Bruno De Santi e “Codici segreti” dello stesso Virgilio Patarini.

 

Tutto a ingresso libero.

 

Qui di seguito una breve presentazione della performance e dei due protagonisti

In allegato la locandina dell’evento e foto

 

Per ulteriori approfondimenti clicca qui:

https://www.zamenhofart.it/aspettando-la-biennale-venezia-2019/

 

NOTTURNI, tra parole e musica

 

Questo recital di parole e musica è un viaggio attraverso la notte, attraverso una grande Notte fatta di tante piccole notti diverse: dalle notti contemplative e mistiche di Novalis, Leopardi, Beethoven e Schubert a quelle sensuali di Saffo e Chopin, o più sottilmente erotiche di Baudelaire e Debussy.

Ma anche notti orfiche e deliranti, giocose e avvolgenti come quelle che suggerisce la musica di Mozart e le parole del Dino Campana de “La Notte” (prima sezione dei “Canti Orfici”) che vaga per i bordelli di Bologna inseguendo “inconsciamente colui che ero stato”. Oppure notti metaforiche come quella del “Notturno” di D’Annunzio in cui il poeta è inchiodato in un letto, al buio, bendato per una grave ferita ad un occhio, e nel dolore lancinante di quella sua notte infernale rievoca le notti a Venezia prima dell’incidente…

La Notte è il luogo del silenzio, della quiete dopo la tempesta, del riposo dopo i giornalieri affanni, magari in stato contemplativo, in riflessioni filosofiche, ma la Notte può essere intesa anche  come metafora della morte, laddove il silenzio si fa più profondo e il riposo eterno.

E poi la Notte può essere il momento dell’amore, dello sciogliersi dei freni morali, inibitori, dello scatenarsi dell’eros, dei sospiri, di carezze e amplessi più o meno furtivi più o meno leciti. Il tempo del desiderio, dei segreti e dei misteri.

Ed ecco che la Notte diviene il luogo in cui Eros e Thanatos danzano in girotondo, fino a confondersi l’uno nell’altra. La Notte è il tempo delle rivelazioni. E poi, naturalmente, il luogo dei sogni.

 

GIOVANNI BATTISTA RIGON è direttore d’orchestra, pianista, direttore artistico e docente al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia.

Con il Trio Italiano ha vinto nel 1990 il Premio Gui di Firenze e ha registrato le integrali di Beethoven, Schubert, Schumann, Debussy e Ravel.

In duo violoncello/pianoforte con la compianta Teodora Campagnaro ha vinto il Grand Prix Roussel a Parigi nel 1987, oltre a vari premi al Lorenzi di Trieste, al Gui di Firenze e al concorso di Trapani.

Ha suonato, in varie formazioni, per le maggiori istituzioni italiane (Società dei concerti di Milano, IUC di Roma, Unione Musicale di Torino, Amici della musica di Firenze e Palermo...) ed estere (Philharmonique di Bruxelles, Festival di Prades e di Lyon, Royal Philharmonic Orchestra...).

Dopo il debutto come direttore, nel 2001, ha diretto più volte alla Fenice di Venezia (Il barbiere di Siviglia, 2011 e 2014, La cambiale di matrimonio, 2013, Il regno della luna di Piccinni, 2018), al San Carlo di Napoli (La serva padrona, 2011), al Filarmonico di Verona (La gazza ladra, 2012), al Maggio Musicale Fiorentino (La scuola de' gelosi di Salieri, 2017), al Seul Arts Center (Semiramide di Rossini, 2010). È stato invitato per due volte ad inaugurare il Festival di Martina Franca, con I Giuochi di Agrigento di Paisiello nel 2006 e con Il Re pastore di Piccinni nel 2008, come pure al Festival Rossini di Wildbad per Adelina di Pietro Generali (2010), e al Festival Donizetti di Bergamo per Betly (2014). Ha diretto programmi sinfonici con la Filarmonica 900 del Regio di Torino, le orchestre del Lirico di Cagliari, Haydn di Bolzano, di Padova e del Veneto, la Nazionale Libanese.

Ha fondato nel 1992, e diretto, fino a quest’anno, le Settimane musicali al Teatro Olimpico di Vicenza, per le quali gli è stato assegnato il Premio Abbiati nel 2012. Vi ha diretto importanti riprese in tempi moderni, tra cui Il flauto magico versione De Gamerra 1794, L'italiana in Algeri versione Vicenza 1813, Il turco in Italia versione Napoli 1820, Don Pasquale versione Viardot, Il ratto dal serraglio versione Lichtenthal 1838.

La sua discografia come direttore comprende i DVD de Le Nozze di FigaroIl turco in Italia e di Don Pasquale, i CD de Il flauto magicoI Giuochi d'AgrigentoIl ratto dal serraglioAdelina di Generali, Petite messe solennelle di Rossini.

 

VIRGILIO PATARINI (Breno, 1967) è un autore eclettico: pittore, scrittore, regista teatrale, critico e curatore di mostre d'arte contemporanea... Altrettanto articolata e variegata è stata la sua formazione: dopo il Liceo Classico e Lettere Classiche a Milano, è passato al DAMS di Bologna. Contemporaneamente è stato allievo di Kuniaki Ida a Milano (Teatro), e poi di Arnaldo Picchi (Istituzioni di Regia) e Renato Barilli (Arte Contemporanea) a Bologna.

Come autore teatrale tra il 1992 e il 1993 suoi testi (Ivan e il maestro, Tutta colpa di Ponzio Pilato, Vuoti di scena) sono stati premiati al Premio Ugo Betti, al Premio Vallecorsi e al Premio IDI Autori Nuovi. Come regista teatrale ha al suo attivo la messa in scena di numerosi spettacoli. Tra le molte regie ricordiamo: “Il diario di un pazzo”, da Gogol, Milano, Teatro Libero, 2000 e Teatro della Memoria, 2001; “Variazioni su Antigone”, Milano, Umanitaria, 2003; “Il fantasma dell’opera buffa”, Pavia, Teatro Volta, 2003; “Hamlet alone”, Milano, Teatro Asteria, 2004 e 2005). Più recentemente "Come la neve di primavera" (Ferrara e Piacenza, 2014) e "Variazioni su Saffo" (Ferrara, 2015) e una ripresa del "Diario di un pazzo", di cui è stato anche il protagonista, a Ferrara nel 2015, Roma nel 2016, Venezia nel 2017, Vicenza e Milano nel 2018.

Ha inoltre ideato, organizzato e diretto vari festivals (Russkij Festival I, II e III, a Milano, luoghi vari, 2000, 2001 e 2003; Ferrara Art Festival, luoghi vari, 2014, 2015 e 2016; Piacenza Art Festival, Complesso Ricci Oddi, 2014) e rassegne teatrali e/o multidisciplinari (“Le donne, i cavallier…”, Milano, Basilica di S. Celso, 1999; “Primavera a S. Celso”, idem, 2000; “La musica delle parole”, Pavia, Teatro Volta, 2003; “Soggetti smarriti”, Como, studio E.S.P., 2005, Aspettando la Biennale, Venezia, Galleria ItinerArte, 2017/2019). Ha all'attivo la curatela di oltre quattrocento mostre d’arte contemporanea (per lo più artisti giovani e emergenti), di oltre cinquanta cataloghi d’arte contemporanea (idem), tra cui una decina con L’Editoriale Giorgio Mondadori, e, come autore, ha pubblicato alcune opere letterarie di poesia, narrativa e teatro. Come curatore tra i suoi impegni più significativi ricordiamo la curatela di "Sélection Comparaisons. 88 artisti dal Grand Palais di Parigi", nell'estate del 2012, alla Galleria Zamenhof, al Castello di Carlo V di Lecce e a Palazzo Zenobio a Venezia; "Riccardo Licata: opere recentissime", sempre a Palazzo Zenobio. "La via italiana all'Informale: Ultime tendenze" a Ferrara, Palazzo della Racchetta, nella primavera del 2013.

Ha fondato e diretto, insieme a Valentina Carrera, tre gallerie milanesi: l’Atelier Chagall (dal 2003 al 2013), la Galleria Mirò stagione 2005-2006 e la Galleria Zamenhof (dal 2008 al 2013). Ha fondato e diretto nella stagione 2013-2014 la Galleria 20 di Torino. Ha fondato e dirige, dal settembre 2018, la Vi.P. Gallery- Virgilio Patarini Arte Contemporanea, uno spazio espositivo di 220 mq con 600 mq di giardino per sculture e installazioni in Valcamonica (BS).

Per leggere una nota biografica più completa: https://www.virgiliopatarini.com/nota-biografica/

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