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I volti delle scienziate italiane nella mostra fotografica UNA VITA DA SCIENZIATA

Inaugura

Martedì, 15 Gennaio, 2019 - 18:30

Presso

CDI Centro Diagnostico Italiano
Via Saint Bon 20, Milano

A cura di

Fondazione Bracco

Partecipa

Gerald Bruneau

Fino a

Domenica, 30 Giugno, 2019 - 18:00

I volti delle scienziate italiane nella mostra fotografica UNA VITA DA SCIENZIATA

Comunicato

“UNA VITA DA SCIENZIATA – I VOLTI DEL PROGETTO #100ESPERTE”

GLI SCATTI FOTOGRAFICI DI GERALD BRUNEAU IN UNA MOSTRA PER RACCONTARE L’ECCELLENZA DELLE SCIENZIATE ITALIANE

Fondazione Bracco realizza una mostra per presentare volti e competenze di alcune delle più grandi scienziate italiane, protagoniste del progetto #100esperte, nato per valorizzare l’expertise femminile in settori percepiti ancora come dominio maschile. La mostra, con gli scatti del celebre fotografo Gerald Bruneau, è incentrata sulle STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics).

 

Dal 16 gennaio al 30 giugno 2019 presso il Centro Diagnostico Italiano, in via Saint Bon 20 a Milano, è visibile la mostra fotografica “Una vita da scienziata – I volti del progetto #100esperte”. Il progetto artistico è ideato e curato da Fondazione Bracco a partire da “100 donne contro gli stereotipi”, per contribuire al superamento di pregiudizi nella pratica scientifica, che l’immaginario collettivo delinea ancora, a torto, come prettamente maschile.

Numerose ricerche sulla presenza femminile nell’informazione dimostrano infatti che le donne sono raramente interpellate dai media in qualità di esperte. A spiegare e interpretare il mondo sono quasi sempre gli uomini: nell’82% dei casi secondo i risultati nazionali del Global Media Monitoring Project 2015. Per contribuire al raggiungimento delle pari opportunità, in cui il merito sia il discrimine per carriera e visibilità, nel 2016 è nato il progetto “100 donne contro gli stereotipi” da un’idea dell’Osservatorio di Pavia e dell’Associazione Gi.U.Li.A. in collaborazione con Fondazione Bracco e con il supporto della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea.

Accanto alla banca dati online e a due volumi editi da Egea, in cui sono raccolti i profili eccellenti di esperte in vari settori del sapere, Fondazione Bracco propone oggi, con la mostra “Una vita da scienziata”, una narrazione complementare, con l’obiettivo di avvicinare il grande pubblico al volto femminile della ricerca attraverso alcune delle più grandi scienziate italiane di oggi, e allo stesso tempo di rappresentare la scienza come bellezza, accessibilità e, perché no, divertimento.

Biologhe, chimiche, farmacologhe, ingegnere, astrofisiche, matematiche, chirurghe, paleontologhe, informatiche: sono solo alcune delle professioni, condotte ai massimi livelli, delle scienziate ritratte dal celebre fotografo francese Gerald Bruneau, autore eclettico e sensibile artista. Osservare ogni ritratto è come attraversare una soglia, che dà accesso ad ambienti protetti, privati, a spazi di ricerca e pensiero. Sono i luoghi di lavoro delle esperte: laboratori, università, ambulatori, in cui ogni giorno donne e uomini si impegnano per spostare i confini della conoscenza.

La nuova presa di coscienza delle donne in tutte le parti del mondo è una straordinaria leva di cambiamento sociale e politico”, sottolinea Diana Bracco, Presidente di Fondazione Bracco. “La mostra fotografica che inauguriamo oggi, è particolarmente importante perché racconta, grazie agli scatti di un grande professionista, il ruolo che le donne hanno saputo conquistarsi nel mondo della scienza. Certo, c’è ancora molta strada da fare. Ho letto che da quando esiste il premio Nobel, su 607 riconoscimenti assegnati alle categorie scientifiche, solo 19 sono andati a donne.

Sono davvero poche, infatti nel 2019 l’Accademia svedese delle scienze ha deciso di invitare per la prima volta gli scienziati incaricati delle nomination a tenere maggiormente conto del fattore sesso e della diversità geografica. Per accelerare questo cambiamento, che dev’essere innanzitutto culturale, nel 2016 è nato il progetto 100 donne contro gli stereotipi

Anche la mia è stata una ricerca, un viaggio, una finestra aperta sugli universi della vita: dall’immensità del cosmo alla complessità di una cellula, dall’infinito all’infinitesimo, dai misteri della scienza e quello che per me, ogni volta, è il vero mistero: la persona che incontro” afferma il fotografo Gerald Bruneau. “Ho trovato grandi donne, anche quando piccole e fragili di aspetto, che hanno avuto la forza e la capacità di affermarsi e di conquistare spazi di rispetto, di responsabilità e direzione in un mondo così difficile, ancora fortemente androcentrico, diffidente, discriminante”.

Fin da quando è nato, nel 1975, il CDI ha messo al centro della sua mission l’attenzione per le persona e una costante ricerca di qualità ed eccellenza; e non a caso anche la mostra di oggi è parte di un ciclo di esposizioni avviato nel 2010 da Fondazione Bracco e Centro Diagnostico Italiano con l’obiettivo di offrire un’esperienza culturale alle migliaia di pazienti che fruiscono dei tanti servizi di questa nostra struttura sanitaria.

“La nostra scelta si è basata sulle crescenti evidenze scientifiche del ruolo delle arti visive in ospedali e poliambulatori per un maggior benessere dei pazienti”, afferma Diana Bracco. “Qualche anno fa, ad esempio, distribuimmo un questionario a 1500 utenti del CDI sulla percezione dell’arte nei nostri spazi, e l’analisi mise in evidenza un grande apprezzamento (oltre l’85% degli intervistati). Il motivo? Perché agisce positivamente sul morale e sul controllo dell’ansia. Ormai è una prassi piuttosto diffusa, e siamo felici di poter affermare che siamo stati dei pionieri nel connubio tra arte e luoghi di cura”.

 

MOSTRA FOTOGRAFICA “UNA VITA DA SCIENZIATA – I VOLTI DEL PROGETTO #100ESPERTE”

CDI-Centro Diagnostico Italiano I Milano, via Saint Bon, 20

16 gennaio – 30 giugno 2019

Orario: lun-ven 7-19 e sabato 7-18

INGRESSO LIBERO

 

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