LOBODILATTICE

Teste ed agguati

Inaugura

Martedì, 7 Gennaio, 2020 - 18:45

Presso

Sciusciante
Panificio Sciusciante, Piazzale vecchia sarno

A cura di

Mimmo Di Caterino e Michele Franzese

Partecipa

Francesco Amadori

Fino a

Venerdì, 1 Maggio, 2020 - 11:45

Teste ed agguati

Comunicato

“ TESTE ED AGGUATI “ 

Mi presento attraverso gli ultimi lavori che costituiscono l’approdo temporaneo dell’ultimo viaggio, da Cagliari dove risiedo da quasi 25 anni arrivo ad Ottaviano con il mio “ carico “  costituito da quindici “ pitture “, una specie di saggio dell’anno trascorso e delle primizie di quest’anno, dopo Ottaviano si riparte, anzi riparto perché per settembre ho una nuova meta geografica e della memoria e storia personale : Como, la città dove sono nato.
Le mie esplorazioni in pittura sono “ figurative “ per usare il termine, come si faceva negli anni 60, dal significato polemico con e contro  le esperienze astratte, concettuali  od informali, volendo ignorare che anche quelle sono figurazione.
Forse è meglio dire che la mia pittura non riesce e non vuole sradicarsi dalla realtà, in pittura sono San Tommaso, non amo, anche se le posso comprendere, le tendenze spiritualiste, di astrazione, perché penso che a voler guardare bene la realtà c’è tanto da scoprire in quanto la stessa realtà osservata dice cose diverse a ciascun osservatore, nell’osservare ciascuno porta nello sguardo tutta la propria personale storia.
Le quindici pitture che presento appartengono a tre temi , “ cicli “, cinque per ciascuno e che riassumo nei seguenti tioli brevemente illustrati. 
A ) “ teste “, fanno parte della ricerca sul ritratto che mi ha portato a realizzarne circa 200 negli ultimi due anni fino all’anno scorso. Non mi dilungo ad illustrare con le parole il significato del ritratto, credo che l’angolatura particolare dei miei ritratti o meglio “ teste “ la si debba cogliere dall’osservazione delle pitture realizzate .
B) “ Agguati  umani“, sulla traccia della trama del film  “ Blow up “ di Antonioni, appostato in un posto discreto nel cuore della città di Cagliari, ho realizzato circa 500 fotografie dei passanti, volevo uscire dal tema della “ posa “ che aveva caratterizzato le “ teste “ realizzate negli anni precedenti, mi interessava cogliere le persone, singole , in coppia od a gruppi  il cui comportamento non  fosse turbato dalla sensazione di essere osservate. Nel fotografarle in modo istantaneo e casuale era importante che nemmeno io stesso percepissi esattamente la situazione captata, che si svolgeva davanti a me,  proprio  come succede  al pescatore che tende la rete. La coscienza dei fatti avveniva in un secondo tempo, quando in studio esaminavo il bottino catturato, solo in quel momento le immagini diventavano significanti e significative, proprio come successe al fotografo di “ Blow up “, solo in un secondo tempo  venivano rielaborate liberamente secondo un senso scoperto ed affiorato nel complesso meccanismo della osservazione, memoria e cultura del soggetto osservante.
C) “ Agguati  naturali“ , il terzo ciclo è basato sull’esperienza degli “ agguati umani “ , non potevo dopo la ricerca precedente affrontare la natura in termini di paesaggio, con tutte le varianti linguistiche de tema sperimentate e documentate dalla storia dell’arte, esattamente come la figura umana in termini di posa, quindi la natura come episodio, “  hic et nunc “, ed il soggetto osservante nell’atteggiamento “ Carpe diem “,  non una natura immutabile ma una natura colta in fragrante quasi come se fosse  rischiarata da un lampo improvviso e potentissimo  nella notte, quel  lampo è l’occhio dell’osservatore pittore  che cerca con la pittura di dare di riflesso della sua percezione all’osservatore che guarda la pittura realizzata.
Sono architetto, pittore e scultore, ho esposto in mostre personali a Bosa, Cagliari, Milano e Brescia ed in collettive sempre a Cagliari, Merano, Roma, Milano, Venezia, Matera, Bologna.

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