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Sintesi cromatiche

Inaugura

Sabato, 18 Maggio, 2019 - 17:00

Presso

SATURA Palazzo Stella
SATURA Palazzo Stella, Piazza Stella 5/1

A cura di

Mario Napoli

Partecipa

Domenico Asmone

Fino a

Venerdì, 31 Maggio, 2019 - 19:00

Sintesi cromatiche

Comunicato

S’inaugura sabato 18 maggio 2019 alle ore 17:00 nelle suggestive sale di Palazzo Stella a Genova, la mostra personale di Domenico Asmone “Sintesi cromatiche” a cura di Mario Napoli. La mostra resterà aperta fino al 31 maggio 2019 con orario dal martedì al venerdì 9:30–13:00/15:00–19:00, il sabato 15:00–19:00.

 

L'occhio umano percepisce una piccola parte delle onde luminose esistenti in natura. Gli oggetti e gli ambienti che noi vediamo sono colorati e il colore è dato dalla diversa percezione visiva che abbiamo delle cose.

Nella pittura di Domenico Asmone il colore è elemento dominante dal quale nasce la composizione, si determina il soggetto.

La sua ricerca artistica parte proprio dal rapporto tra il colore e la luce. Le sue opere sono di grande espressività, cariche di forza ed energia; il colore è potenza della natura e nelle sue tele Domenico Asmone racconta la natura e i sentimenti, le emozioni che essa suscita nell'individuo.

I toni gialli ed aranciati indicano la potenza del sole, il blu non è altro che la forza degli abissi più profondi. Ma c'è anche il rosso della passione o il bianco della purezza, colori caldi e freddi che si uniscono in armonici contrasti.

Quelle di Domenico Asmone sono tele fortemente materiche, il colore è denso, pesante e spesso; l'esecuzione è libera, istintiva, anche se controllata dalla mente e dalla mano dell'artista. È la tavolozza il soggetto, il tema del dipinto, sia esso informale o figurativo, perché anche i ritratti sono cromatici. Le immagini sono infatti suddivise in porzioni di colore che ne determinano l'espressività. Il colore respira sulla tela e l'opera prende forma man mano che l'esecuzione va avanti e trasmette le idee, i pensieri, il mondo interiore dell'artista, tutta la sua anima (Testo critico a cura di Roberta Filippi).

 

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