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Sentimento geometrico - DESISLAVA - Maria Grazia Gambino

Inaugura

Domenica, 22 Settembre, 2019 - 11:30

Presso

Chiesa Rupestre S. Antonio Abate
Via S. Antonio Abate Matera

Fino a

Sabato, 28 Settembre, 2019 - 22:00

Sentimento geometrico - DESISLAVA - Maria Grazia Gambino

Comunicato

COMUNICATO STAMPA

“SENTIMENTO GEOMETRICO”

Mostra personale di pittura

DESISLAVA

Maria Grazia Gambino

Chiesa Rupestre S. Antonio Abate

Via S. Antonio Abate

Matera

22 / 28 SETTEMBRE 2019

Inaugurazione domenica 22 settembre ore 11.30

La mostra sarà visitabile tutti i giorni

9,00-13,00 16,30-22,00

Sarà inaugurata domenica 22 settembre alle ore 11:30 presso la Chiesa Rupestre S. Antonio Abate Sassi di Matera, la personale di pittura dal titolo “SENTIMENTO GEOMETRICO” opere di Desislava Maria Grazia Gambino, testo in catalogo a cura di Marilena Calcara.

Interverranno: Dott.ssa Marilena Calcara storico dell’arte, Bartolomeo Conciauro Presidente Associazione Culturale RicercArte, Giampaolo D’Andrea Assessore alla Cultura Comune di Matera.

La mostra è inserita nel progetto “Sense of place” organizzata dall’associazione Culturale RicercArte di Palermo con il patrocinio del Comune di Matera, Regione Basilicata, APT Basilicata, Fondazione Matera 2019.

Sentimento Geometrico

Il colore delle opere di Desislava Gambino abbaglia di luce e verità, quella verità frutto di investigazione profonda. Le sperimentazioni sul colore delle ricerche orfiche di Sonya Delaunay, vengono usate dall’artista allo scopo di mettere in scena una spiegazione antroposofica del cosmo.

Il fruitore è richiamato al bisogno di una consapevolezza universale che lo mette al centro della propria vita e delle proprie scelte. Con alle spalle la ricchezza della sua cultura bulgara, Desislava Gambino trasla il particolare nell’universale e con il calore delle sue forme geometriche e dei suoi colori abbraccia tutte le culture del mondo nella sua essenza più viva, gioiosa e luminosa.

Le sue tele hanno in sé la spiritualità dell’antroposofia steineriana sposata all’uso di campiture piene e sature, che hanno l’energia vitale e selvaggia del fauvismo francese. Vuoti e pieni si alternano geometricamente senza compromessi, secondo una volontà di chiarezza tipica di un’illuminazione o una rivelazione divina. Attraverso l’uso di forme geometriche rigorose, la rivelazione ascetica riporta però sempre al centralismo dell’individuo e ad una spiritualità a misura d’uomo che eleva per riportare sulla terra.

Le forme catturano per la perfezione minuziosa e i colori affascinano per la loro pienezza, raccogliendo l’individuo per porlo in armonia con l’universo. Marilena Calcara                      

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