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Queer Pasticciaccio Bello

Inaugura

Lunedì, 3 Maggio, 2021 - 17:00

Presso

Ospizio Giovani Artisti
via Cernaia 15, Roma

A cura di

Werther Germondari

Partecipa

Shanghai Chang, Steven Fraser, Werther Germondari, Jean-René Leblanc, Hugo Ljungbäck, Souvik Majumdar, Chelsea Poe e Courtney Trouble, Gabriel Dietrich, Gil e Pedro Inoue, Tino Monetti, Lapo Mamoli, Malvina Tessitore, Giulia Storchi.

Fino a

Lunedì, 3 Maggio, 2021 - 19:30

Queer Pasticciaccio Bello

Comunicato

Mostra: QUEER PASTICCIACCIO BELLO

Giocando irrispettosamente con il titolo del famoso romanzo di Carlo Emilio Gadda, l’Ospizio Giovani Artisti espone, a distanza di due anni dall’ultima (La Collezione Queer), un’altra mostra sull’universo di orientamenti e identità di genere non identificabili nelle etichette sessuali ‘tradizionali’.

Artisti: Shanghai Chang, Steven Fraser, Werther Germondari, Jean-René Leblanc, Hugo Ljungbäck, Souvik Majumdar, Chelsea Poe e Courtney Trouble, Gabriel Dietrich, Gil e Pedro Inoue, Tino Monetti, Lapo Mamoli, Malvina Tessitore, Giulia Storchi.

Luogo: Ospizio Giovani Artisti

Indirizzo:  via Cernaia 15 - Roma

Inaugurazione:  Lunedì 3 Maggio 2021, h17 (fino h19.30)

Periodo:  3 -14 Marzo 2021

Orario nei giorni successivi l'inaugurazione:  solo su appuntamento, scrivendo a wgermondari@mac.com 

Attenzione: gli ingressi saranno contingentati e consentiti solo nel rispetto delle norme anti Covid, e l'ingresso è vietato ai minori di 18 anni.

Shanghai Chang (Phnom Penh, Cambogia, 1996). Laureat* in arte, fashion design e fotografia. Oltre ad essere co-fondatore e artista contemporaneo dell’HOMELESS Artists Collective, Shanghai è un regista autodidatta sperimentale ispirato dai generi psicologici e psichedelici; suo intento è affrontare l'identità di genere, la sessualità, il fetish, la sottomissione, la lussuria, l'amore, l'odio, la rabbia, l'ansia, la dipendenza, l'ossessione e i pensieri oscuri; un collage sperimentale di metafore inquietanti e provocatorie, realizzato attraverso immagini, voci, suoni e musica.

Steven Fraser (Edimburgh, GB, 1981) è un animatore, scrittore e regista teatrale che crea cortometraggi e spettacoli pensati per adulti che esprimono comportamenti neurodiversi, ma che possono comunque essere graditi. Fa un uso creativo dell'animazione e della kinetic art. Si identifica come queer ed utilizza una prospettiva queer anche nel suo lavoro. Steven è autistico, vive con la sindrome di Asperger ed è particolarmente interessato all'intersezionalità tra  queer e autismo.

Werther Germondari (Rimini, 1963) Artista visivo, performer e filmmaker. Attento a dinamiche innovative sperimentali neo-concettuali che si caratterizzano per un gusto ironico e surreale, svolge dai primi anni ottanta una ricerca attraverso numerosi media espressivi. Ha partecipato a esposizioni in gallerie private e spazi sperimentali internazionali, alternando installazioni d’ambiente, videowork e atti performativi, focalizzando l’attenzione su elementi nascosti, attinenti a una visione reale, sociale e politica. Nel 2013 ha ideato l’Ospizio Giovani Artisti.

Jean-René Leblanc (Montréal, Canada, 1967) è artista visivo e professore associato di arti digitali all'Università di Calgary, in Canada. La sua serie "Trans", esposta nella mostra, è basata su immagini storiche recuperate e relative all'Istituto di Scienza Sessuale fondato a Berlino nel 1919 dal medico Dr. Magnus Hirschfeld. L'istituto fu saccheggiato e distrutto dai nazisti nel 1933. “Sia nei miei ritratti contemporanei che nelle fotografie storiche di Hirschfeld, lo spettatore è sfidato a ripensare gli assunti sul dimorfismo di genere. Tuttavia, mentre le immagini contemporanee mettono in evidenza l'intimità, l'esibizione sessuale, la performance e l'auto-esplorazione, le immagini storiche di Hirschfeld cercavano di creare una distanza scientifica e di fornire prove per la sua teoria dei tipi sessuali distinti. Credo che la conversazione prodotta dal contrasto tra questi due punti di vista presentati come dittici possa provocare una discussione fruttuosa e intuizioni sia nella comprensione storica che in quella attuale della sessualità e della sua esposizione pubblica” (J.R.L.).

Hugo Ljungbäck (Hässleholm, Svezia, 1996) è un video artista svedese, curatore cinematografico che vive a Milwaukee, negli USA. Le sue opere esplorano la soggettività queer attraverso il cinema sperimentale e la video arte. “Il mio lavoro esplora regolarmente i temi queer, l'infedeltà, l'abuso sessuale e la coercizione attraverso la lente del personale, offrendo ritratti del privato nascosto, del veramente intimo, del spesso non lusinghiero e del non visto” (H.L.).

Souvik Majumdar (Calcutta, India, 1996), è un artista visivo. Così descrive il suo video in mostra: “è un lavoro video che mi sta molto a cuore, il gioco dell'ombra mi interessa, sono presente, ma non presente, allo stesso tempo. Siccome sto lavorando sul filtro negativo l'ho usato qui in un altro fotogramma, in qualche modo trovo il nero che diventa bianco nei negativi, anche questo mi interessa. Non so, "negativo" può essere anche il modo di guardare, il modo in cui la gente vede questo tipo di lavoro. Non avevo nessun piano per farlo, è venuto mentre stavo lavorando.

Chelsea Poe (XXXXX, Ohio, USA, 1993) è impegnata in prima linea nel movimento per la parità transgender e ha lanciato diverse campagne di sensibilizzazione sociale incentrate sulla discriminazione transgender. Ha iniziato la sua carriera nell'industria pornografica a vent’anni come fotografa. Courtney Trouble (XXXXX, Washington, USA, 1982) è un’artista multidisciplinare e performer, il cui lavoro è incentrato principalmente sulla rappresentazione del mondo queer, lesbico e omosessuale da un punto di vista molto intimo, che sfocia professionalmente nel mondo pornografico.

Gabriel Dietrich, Gil e Pedro Inoue, Tino Monetti (Brasile) sono gli autori del video musicale "Etérea". In questo progetto, il cantante e cantautore Criolo, noto per il suo rap e samba, passa ai beat elettronici per mettere in luce il tema della fobia e della cultura LGBT in Brasile. Interpretato da 8 performer provenienti da diversi collettivi queer di San Paolo, il progetto ha anche un dietro le quinte documentaristico, dove essi spiegano le lotte e la poetica delle loro vite.

Lapo Mamoli, Malvina Tessitore, Giulia Storchi (Italia) sono i giovanissimi autori dell’intrigante video ‘Open Up’ .

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