LOBODILATTICE

Parallel | Vernissage | 1 marzo | Artbahnhof

Inaugura

Giovedì, 1 Marzo, 2018 - 19:00

Presso

Artbahnhof
Via Gerolamo Rovetta 18, 20127 Milano

A cura di

Daniela Ficetola, Alessandro Trabucchi

Partecipa

Peter Unsicker, Marta Viola, Roberto Plevano, Gabriele Saveri, Emilio Tadini, Massilimiliano Precisi, Max Capa, Attil Schwanz, Daniele Oppi, Lorenzo Fabietti

Fino a

Venerdì, 30 Marzo, 2018 - 18:00

Parallel | Vernissage | 1 marzo | Artbahnhof

Comunicato

“Come si volgon per tenebra nube
due archi paralleli e concolori,
quando Iunone a sua ancella iube,
nascendo di quel d’entro quel di fori…”
Divina Commedia, Paradiso, Dante

Il parallelo in geometria è detto di due rette complanari che non si incontrano e di curve che conservano distanze costanti in ogni loro punto.
Dante ne fa poesia descrivendo un arcobaleno.
Artbhanhof ne fa arte proponendo binomi artistici inconsueti, per storia, valore e poetica, che rappresentano l’intero percorso curatoriale della galleria.
Un parallelo, instancabile e severissimo, tra storia e futuro, memoria e avanguardia: la collezione di Artbahnhof prende vita due anni fa da un’esigenza profonda dei curatori e fondatori dello spazio espositivo, di dare voce alle proprie esperienze artistiche attraverso lavori e capolavori che parlino per loro. O che raccontino, poetizzando, la loro visione.

Lavori di artisti contemporanei affiancati, in un fitto parallelismo intimista, a timide opere di artisti emergenti. Lavori in collezione permanente che vivono questa danza mistica e sincopata fatta di somiglianze e differenze, inadeguatezze e sillogismi labili, ricerche didascaliche e abusate. Un parallelo sghembo, a volte, che oltrepassa il ‘900 per arrivare, dritto e netto, ai rispettivi apostoli disgiunti, benedetti, per l’evento inaugurale di Artbahnhof, a speculum della storia, pur rifrangendone l’immagine in chiavi sempre differenti.

Eccolo, allora, il parallelo, il dialogo all’unisono di due note in scale differenti, e lo scopo ultimo che Artbhanhof ha da estrinsecare, gridare. Un costante riferimento alla valenza storica, al suo peso e alla sua necessità nella memoria artistica, intrinseca in ogni emergente che, inconsapevole, riproduce in un gesto futurista già desueto. Artbhanhof dagli esordi ha voluto puntare la sua ricerca su artisti emergenti che potessero raccontare uno slancio e una vocazione artistica non ancora narrate dalla storia e, sebbene impossibile, questa indagine ha portato legami con narrazioni non scontate e interessanti per il mercato dell’arte. E, se in un parallelo incorrotto, si può parlare di assonanze e dissonanze, Artbahnhof lo vuole fare proprio come rito propiziatorio durante l’opening creando, intorno al tema, un vortice di discussione che possa germinare.

La collettiva inconsueta che Parallel propone è solo il ponte di narrazione che inaugurerà il programma annuale dello spazio espositivo, fondato su una introspezione artistica di effettiva ricercatezza.

Come arrivare

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