LOBODILATTICE

Natura Naturae

Inaugura

Domenica, 3 Dicembre, 2017 - 10:00

Presso

Palazzina Storica
parco Catullo 3 - Peschiera del Garda (Vr)

A cura di

Enrica Feltracco, Massimiliano Sabbion, Matteo Vanzan

Partecipa

Carena, Cascella, Festa, Gilardi, Guccione, Guidi, Lilloni, Onorato, Schifano, Airoldi, Alessio B, Candeo, Cecilioni, Chiurato, Ciracì, de Matteis, Fortuna, Guerra, Ketra, Me-nè, Nicoletti, Scuderi, Sheridan, Taioli

Fino a

Domenica, 14 Gennaio, 2018 - 19:00

Natura Naturae

Comunicato

Perchè dovremmo schiarire le nuvole?

Questa una delle possibili soluzioni proposte dai ricercatori e pubblicate il 9 luglio scorso dal “New York Magazine” all'interno dell'articolo “The Unhabitable Earth”, che illustra come l'umanità si stia dirigendo a ritmo sostenuto verso un catastrofico orizzonte fatto di oceani avvelenati, aria irrespirabile, carestie globali e guerre permanenti. Una posizione catastrofica e controproducente secondo gli stessi climatologi, che porterebbe al completo disinteresse dell'opinione pubblica, convinta che al problema non vi sia soluzione e che il Pianeta sia ormai destinato alla rovina.

Da queste riflessioni nasce l'indagine di Enrica Feltracco, Massimiliano Sabbion e Matteo Vanzan, curatori della mostra “NATURA NATURAE” organizzata dal Comune di Peschiera del Garda (Vr) presso la Palazzina Storica dal 3 dicembre 2017 al 14 gennaio 2018, con l'obiettivo di sensibilizzare il visitatore, attraverso il linguaggio dell'Arte e della Cultura, su una tematica attuale che sta cercando ormai da diversi anni una soluzione.

Organizzata in collaborazione con l'agenzia MV Eventi di Vicenza, l'esposizione sarà un percorso visuale e sensoriale attraverso le opere di artisti affermati del Novecento italiano - Carena, Cascella, Festa, Gilardi, Guccione, Guidi, Lilloni, Onorato, Schifano - e artisti contemporanei (Airoldi, Alessio B, Candeo, Cecilioni, Chiurato, Ciracì, de Matteis, Fortuna, Guerra, Ketra, Me-nè, Nicoletti, Scuderi,  Sheridan, Taioli) in un lungo excursus focalizzato sulla rappresentazione dello stretto rapporto tra uomo e natura, dialogando con viste mozzafiato e gli abitanti ad esse legati, trasformazioni del territorio e l’esaltazione del concetto di pittoresco nella stesura dell’opera.
 
“Il nostro percorso nell'Arte Moderna e Contemporanea” afferma l'Assessore alla Cultura Elisa Ciminelli “prosegue dopo i successi delle esposizioni dedicate a 'De Chirico' e 'Arte e Rock&Roll' attraverso un evento di ampio respiro nazionale e responsabilizzazione nei confronti di una tematica sensibile come la natura e il paesaggio vissuta attraverso un punto di lettura sensoriale, che vada ad affiancare le opere di Maestri indiscussi del Novecento italiano come Umberto Lilloni, Carlo Mattioli, Piero Gilardi, Antonio Pedretti ecc. Un evento che si inscrive, come di consueto, nell’ottica di un innalzamento del livello artistico e culturale della cittadina arilicense, obiettivo che credo questo Comune stia riuscendo, anno dopo anno, a soddisfare pienamente. Le precedenti esposizioni hanno sortito uno straordinario successo di pubblico. La grande partecipazione di cittadini e turisti rende questo percorso valido nell’essere intrapreso ”.

La mostra non è solamente un viaggio nella storia dell’Arte e una denuncia contro l'inquinamento, ma vuole individuare le sostanziali differenze che si riscontrano, a partire dal Novecento, nelle opere degli artisti esposti, dove la ricerca è legata alla fantasia e all’interpretazione, al concetto e alle dinamiche dovute alla scoperta di nuovi materiali. Il filo conduttore sarà dunque l’esperienza del mondo che esprime, fin dai tempi più remoti, la visione dell’uomo nei confronti di un Paradiso terrestre incontaminato che, oggi, è sempre più necessario preservare.

“Buona o cattiva, da Lucrezio a Leopardi, da Plinio il Giovane a Goethe”, afferma Enrica Feltracco, “la natura è stata la Madre, la fonte della vita e della morte, lo scenario sacralizzato del nostro brulichìo di infamie e grandezze. Sia nella letteratura sia nell’arte, dal Novecento in poi la natura è diventata un «luogo interiore», assumendo una connotazione ora molto più intimista e personale, ora lasciandosi trasfigurare al di là (appunto) del naturalismo. Ma qualunque cosa sia la Natura e comunque la si viva, non vi è dubbio che la società in cui viviamo, così frenetica e consumista, ce ne abbia allontanati, spesso provocando negli animi più sensibili un sincero moto di nostalgia verso ciò che ormai s’è perso. La mostra cercherà di indagare questi terreni scoscesi della modernità, e di invitare lo spettatore ha porsi delle domande su che cosa la nostra società può ancora essere in grado di fare per tornare ad essere empatica e in comunione con la Natura”.

“L'uomo capisce e conosce se stesso partendo dal mondo che lo circonda e che lo affascina ed è attraverso la rappresentazione della natura e degli spazi che arrivano i suggerimenti di stupori e stati d'animo in maniera immediata e recepibile da tutti”, continua Massimiliano Sabbion, “La storia dell'arte imprime la rappresentazione della natura fin dagli albori poiché è il concetto che più si avvicina al singolo essere umano non tanto come genere a se stante, ma come parte integrante dell'opera raffigurata decretando l'interpretazione individuale come affermazione dell'uomo. (…) La natura diventa inquietudine e ricerca di sé decretando l'uomo che si investe di angoscia e turbamento quando arriva a farsi portatrice di un incontro che non è più il solo "vedere", ma diventa il "sentire", il percepire lo spazio attorno che ci circonda”.

“Dalla riduzione della quantità di calore solare assorbita dal pianeta”, conclude Matteo Vanzan, “all'eliminazione dall'atmosfera dell'anidride carbonica in eccesso fino alla pazzesca idea di schiarire le nuvole, assistiamo ad innumerevoli dibattiti e ricerche per dare al nostro Pianeta un futuro anche con soluzioni che possono sembrare assurde. Noi utilizziamo un linguaggio, quello dell'arte, per far riflettere su un determinato problema, consapevoli che la presa di coscienza può portare ad una maggiore sensibilizzazione e responsabilizzazione da parte di tutti. Natura Naturae rappresenta quindi la nostra volontà di coniugare l'esperienza dell'opera d'arte attraverso un percorso emozionale fatto di pittura, fotografia, scultura, video-arte e installazioni sensoriali che accompagneranno il visitatore nella riflessione delle tematiche trattate attraverso un vero e proprio percorso emotivo”.
La mostra sarà visitabile il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00 con ingresso gratuito (chiuso il 25 e il 26 dicembre 2017 e il 01 gennaio 2018)

MV Eventi
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