LOBODILATTICE

NAFRICAPOLI #1

Inaugura

Domenica, 12 Maggio, 2019 - 10:00

Presso

Parco Corto Maltese
via Hugo Pratt, Napoli

A cura di

Simona Gamberini

Partecipa

Nicholas Tolosa

Fino a

Domenica, 12 Maggio, 2019 - 13:00

NAFRICAPOLI #1

Comunicato

Domenica 12 Maggio 2019, nel Parco Corto Maltese, a Napoli, via Hugo Pratt, si inaugura alle 10,00 l’installazione permanente composta da tre opere pittoriche di Nicholas Tolosa, grazie al coinvolgimento del Tavolo Interassessorile per la Creatività Urbana del Comune di Napoli, dell’ Associazione NutriAfrica, dell’Associazione Pollici Verdi Scampia, dell’Osservatorio Comunicazione Partecipazione Culture Giovanili (OCPG) dell’Università di Salerno. La mostra, a cura di Simona Gamberini,  si intitola “NAFRICAPOLI #1”, è la prima tappa di un ampio progetto con cui l’artista intende realizzare diverse opere pubbliche sul territorio comunale di Napoli. L’artista, molto legato al quartiere Scampia, dona queste tre opere alla cittadinanza.

 

Testo di Simona Gamberini

In latino la parola “persona”  significa propriamente “maschera teatrale”, a testimoniare che la vera identità di ogni individuo,  è sempre nascosta sotto una maschera.

Questo è proprio quello che ha voluto descrivere con le sue opere, il pittore Nicholas Tolosa.

Cosa c’è, cosa si nasconde dietro ogni volto.

La ricerca, la curiosità del pittore, ci permette di introdurci, di spiare nella vita degli altri, quasi in punta di piedi, in silenzio, come messaggio di rispetto.

Osservando ogni opera, ogni volto, si resta sedotti dal percorso che ogni essere può aver vissuto. Si sente quasi l’atmosfera di un popolo con tradizioni sociali, culturali fortissime, legate alla terra madre.  Diventa un’esplorazione di sentimenti, che vanno a incatenarsi ad immagini fisse, tra popoli che si sostengono uno all’altro, nel dire io ci sono, non sei solo.

Scrutando ogni quadro, si viene trasportati in un viaggio, si riesce quasi a percepire gli odori, la musica, i costumi, i paesaggi, il cielo, le stelle, l’amore per la propria patria, la sofferenza, l’abbandono, perché quello che ci arriva sono volti che parlano. Stranamente anche il bianco e nero, tanto usato dal pittore, in questo caso sembra avere un colore, una voce. Il bianco e nero, è un qualcosa che ci racconta del passato, dei ricordi, un pensiero bloccato, ma in questo caso ci permette di giocare con la fantasia, tra ombre, rughe lasciate dal tempo, segni tribali. Ritengo che questa sia la grandezza del pittore, lasciare ad ognuno di noi la libera interpretazione, in un cammino che sembra essere cosi lontano, invece ormai tanto e sempre più vicino.

L’artista ancora una volta, crea, provoca, denuncia uno stato d’animo sociale.  Affronta un malessere, ricerca un’etica in quello che lo circonda, richiede dignità.

Mettendo ogni sua figura cosi geometrica, decisa, al centro di un palcoscenico, che è la vita quotidiana, facendole diventare protagoniste, scoprendole, quasi a voler togliere loro la maschera che le rappresenta.

La forza di ogni opera, è una pennellata del pittore per ricordare a chi ha il dovere di poter cambiare, che qualsiasi uomo ha il diritto e dipende in modo totale dalla terra.

Affrontare il limite, abbattere i confini, questo è il messaggio dell’artista, rendere l’arte accessibile a tutti, nel far porre delle domande e sensibilizzare lo spettatore .

 

 

Io Nera - poesia di Simona Gamberini

Percorro la mia storia al confine del mondo, con segni tribali inchiodati nel corpo.

Mi trascino scalza in ferite di guerra, sollevando polvere legata alla terra.

Mi lascio cullare spazzata dal vento, come goccia in mare aperto

Lascio la patria in laghi di sangue, stringendo nel cuore un urlo straziante

Avvolta di sabbia, mi sento stanca.

Mi sento stanca, mi sento tremare, non riesco a parlare, non riesco a pensare

Sul volto appare una rosa chiamata speranza, al ritmo di cori già in lontananza

Non ricordo chi sono, ma ho sentimenti, di un paese dove siamo tutti parenti

Fatto di sole, caldo, larghi orizzonti, frutti, leoni, deserti, foreste, oceani, canzoni, in maschere avvolte da mille colori            

E ora batte il tamtam, sul colore sofferente della mia pelle            

Cosi fuggo aggrappandomi senza affogare, alla barca sognando di potermi salvare.

 

 

 

           

e-mail: nicholastolosa@tiscali.it

sito web: http://nicholastolosa.jimdo.com

facebook: https://www.facebook.com/TolosaNicholas

instagram: https://www.instagram.com/nicholastolosa

 

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