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Mostra personale di Ivan Barlafante da Gaggenau Hub TREMENDO - IL BELLO E' SOLO L'INIZIO

Inaugura

Mercoledì, 3 Ottobre, 2018 - 18:00

Presso

Gaggenau Hub
Corso Magenta 2 Milano

A cura di

Sabino Maria Frassà

Partecipa

Ivan Barlafante

Fino a

Lunedì, 12 Novembre, 2018 - 23:00

Mostra personale di Ivan Barlafante da Gaggenau Hub TREMENDO - IL BELLO E' SOLO L'INIZIO

Comunicato

"TREMENDO - IL BELLO E' SOLO L'INIZIO"

Dal 3 ottobre al 12 novembre Gaggenau DesignElementi Hub ospita la 3° mostra del ciclo ON REFLECTION dedicata alle opere inedite dell'artista Ivan Barlafante. La mostra intitolata "TREMENDO - IL BELLO E' SOLO L'INIZIO" è curata da Sabino Maria Frassà e promossa dal brand di design Gaggenau e dal progetto non profit CRAMUM. 10 sculture inedite di pietra e acciaio affrontano il tema della possibilità che l'arte avvicini l'uomo al bello assoluto e che diventi reale strumento di conoscenza della parte trascendente del Mondo.

In un momento di buio culturale e morale come quello che viviamo l'arte forse più affascinante e più profondamente provocatoria è forse l'arte che ha il coraggio di farci vedere il mondo in un modo diverso, che ci spinge a interrogarci su noi e sul mondo che ci circonda. Per tale ragione uno degli artisti più interessanti oggi nel panorama italiano è Ivan Barlafante, che da anni lavora sotto traccia in modo rigoroso e raffinato per indagare attraverso l'arte come poter trovare Dio e la dimensione trascendente dell'esistenza.

"TREMENDO - IL BELLO E' SOLO L'INIZIO" è una mostra coraggiosa non religiosa, ma contemplativa, un percorso di meditazione tra arte e filosofia. Lo si capisce fin dal titolo, che riprende e rende omaggio alle Elegie duinesi, composte dal noto poeta tedesco Rainer Maria Rilke. Rilke descrive così l'uomo di fronte al "divino terrore" e alla paura umana di fronte alla consapevolezza della propria finitezza:

"Chi mai, s’io grido, m’udrà dalle schiere celesti?
E d’improvviso un angelo contro il suo cuore m’afferri,
io svanirei di quel soffio più forte. Ché il bello
è solo l’inizio del tremendo, che noi sopportiamo
ancora ammirati perché sicuro disdegna
di sgretolarci. Sono gli angeli tutti tremendi."

 

Ivan Barlafante decide così di spaccare nelle sue opere dei massi rotondi, portando e proiettando lo spettatore dentro la materia. Ma la sua arte non è tanto o soltanto il gesto del distruggere, quanto "arte" è ricomporre la materia. Questi massi spaccati sono infatti ricomposti dall'artista che ne ricopre le pareti spezzate con superfici di acciaio riflettente. Il riflesso e la sua distorsione sono la chiave per percepire quell'<<oltre>> la pietra. Questa "affascinamento" e bellezza "estetica" percepita dallo spettatore non sono fonte di appagamento fine a se stesso, ma possono essere l'inizio di un percorso di consapevolezza e conoscenza. Come diceva il grande Maestro tedesco del XX secolo Joseph Beuys la Verità non è "nei sistemi ma nella realtà”. L'arte diventa così uno tra i più efficaci strumenti non solo di conoscenza, ma addirittura anche di rivelazione di disvelamento della realtà.

 

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