LOBODILATTICE

Mauro Scarpanti THE BRICK FACTORY Mostra Fotografica

Inaugura

Venerdì, 28 Febbraio, 2020 - 18:30

Presso

Spazio Tadini Casa Museo
Via Niccolò Jommelli 24, 20131, Milano

Partecipa

Mauro Scarpanti

Fino a

Sabato, 28 Marzo, 2020 - 19:30

Mauro Scarpanti THE BRICK FACTORY Mostra Fotografica

Comunicato

COMUNICATO STAMPA

THE BRICK FACTORY

Mostra fotografica di

Mauro Scarpanti

28 febbraio-28 marzo 2020

Inaugurazione 28 febbraio 2020, ore 18.30

Casa Museo Spazio Tadini via Niccolò Jommelli 24

Mauro Scarpanti inaugura la mostra “BRICK FACTORY” allo Spazio Tadini dal 28/02/20 al 28/03/20. Vedrete il Nepal con scatti di forte impatto con un taglio antropologico e sociale. Il Nepal, tra le terre circondate tra Kathmandu e Panau, l’edilizia ha dovuto affrontare un terremoto di magnitudo 7.9 nel 2015 dove più di 8 mila persero la vita e il paese fu raso interamente al suolo. Qui centinaia di anziani e bambini sono destinati a una vita di schiavitù, dove il lavoro di costruire mattoni è diventato funzionale per la ricostruzione del Paese, ma anche importante per la sopravvivenza di molte famiglie.

Senza distinzioni di sesso o di età, le persone sono costrette a lavorare ininterrottamente per la costruzione di questi nuovi villaggi. Mauro Scarpanti ha voluto conoscere questa realtà andando a vivere da loro per diversi giorni e ha scoperto e documentato in che condizioni di vita sono costretti a vivere queste persone, dove i bambini non possono godersi la loro infanzia e dove le donne sono costrette a spaccarsi la schiena tra i figli e il lavoro. La gente è letteralmente racchiusa in un groviglio di polvere e di mattoni, dove l’unica luce che filtra è quella accecante del sole.

Scarpanti riesce a immortalare queste condizioni disumane con fotografie drammatiche ed emozionanti. I bambini vengono rappresentati come veri e propri uomini, pieni di virilità e senza un filo di quell’innocenza infantile. “Emblematico il ritratto di un ragazzino con in mano una vanga che osserva con sguardo intenso il fotografo al momento dello scatto – scrive Melina Scalise, che ha redatto il testo della mostra - In quegli occhi, in quell’espressione, in quella postura si percepisce una sorta d’orgoglio, nonostante tutto. Forse è quello di sentirsi utile, partecipe alla costruzione di qualcosa di grandioso. Non è forse grande alleviare le fatiche della sua famiglia alleviare le fatiche della sua famiglia e sapere che anche solo per quel giorno ha portato a casa un risultato importante, insostituibile? Forse questo lo fa sentire come un uomo - un grande uomo - molto più di un bambino. Forse ha più ragione lui di noi che lo osserviamo con compassione. Quello sguardo ci riporta all’importanza delle piccole cose, dei piccoli gesti rispetto all’ambizione di molti di voler cambiare il mondo, di volerlo più giusto ed equo creando leader e movimenti o gruppi di potere a cui delegare il fare di questo cambiamento. Quell’orgoglio potrebbe essere quello di desiderare di essere semplicemente uomini. Quello sguardo potrebbe essere tutti noi”.

Giorgia Saronni

 

Biografia

MAURO SCARPANTI Codogno nel 1970

 Alla fine degli anni ’80 nasce il mio interesse per la fotografia e a metà degli anni ’90 inizio la collaborazione con uno studio fotografico.

 Da una ricerca che si protrae nel tempo nascono una serie di fotografie sulla mia città di notte. Questo lavoro “La città addormentata”, viene pubblicato dalla rivista fotografica di Maurizio Rebuzzini “Fotographia” nella sezione Under Trenta-art. curata da Roberto Mutti

Da qui realizzo diversi reportage in varie parti del mondo incentrati sulla gente.

 L’interesse per le arti visive mi avvicina alla danza, fotografo spettacoli e backstage in questo ambiente.

 

Per molto tempo realizzo reportage e lavori ispirati a tematiche sociali senza però sentire la necessita di esibirli perchè pienamente soddisfatto dalla mia collaborazione con uno studio fotografico

 Nel settembre 2017 la galleria Biffi Arte a Piacenza si interessa ad un mio lavoro artistico su un complesso industriale del ‘900: “L’Innocenza del vuoto” (un lavoro realizzato in anni precedenti)

 Nel 2018 realizzo un reportage sulle Brick Factory in Nepal pubblicato in seguito all’interno della rivista fotografica “Il Fotografo”

 

Casa Museo Spazio Tadini aperta da mercoledì a sabato dalle 15.30 alle 19.30. Domenica su prenotazione di visite guidate.

Ingresso libero. Visite guidate 7 euro.

Milano via Niccolò Jommelli, 24, 20131 Milano

www.spaziotadini.com

Contatti museospaziotadini@gmail.com

Come arrivare

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