LOBODILATTICE

Lost in Art

Inaugura

Venerdì, 9 Ottobre, 2020 - 19:00

Presso

Galleria360
via il prato 11 r Firenze

A cura di

Angela Fagu

Partecipa

Artisti internazionali

Fino a

Lunedì, 2 Novembre, 2020 - 19:00

Lost in Art

Comunicato

COMUNICATO STAMPA

 

Mostra collettiva: Lost in Art”

Organizzatori: Art Director Angela Fagu

Inaugurazione Mostra: Venerdì 9 ottobre 2020 ore 19:00 in diretta Instagram

Durata Mostra: 9 Ottobre – 2 Novembre 2020

Luogo: Galleria360 Via il Prato 11r Firenze

Sito web: www.galleria360.it Shop-online: http://shop.galleria360.it/

Email: info@galleria360.it Tel. +39 0552399570

Orario apertura: da Lunedì a Venerdì compresi dalle 10:00 -13:00 e dalle 15.00-19.00. Sabato e Domenica chiuso

Ingresso libero

 

“La dignità dell’artista sta nel suo dovere di tener vivo il senso di meraviglia nel mondo.”

(GK Chesterton)

 

La Galleria360 è lieta di annunciare levento inaugurale di una nuova rassegna artistica dal titolo Lost in Art”. Nel rispetto delle normative imposte dall’attuale emergenza sanitaria, l’inaugurazione si svolgerà a porte chiuse e sarà visibile in diretta Instagram Venerdì 9 Ottobre 2020 alle 19.00.

 

L’arte, nella sua capacità di rendere visibile ciò che visibile non è, di trascrivere quei moti invisibili che governano l’anima ed il mondo, è stata spesso associata ad una sorta di pratica magica dal forte potere di fascinazione.

Le stesse origini della pratica artistica sono legate ad un contesto rituale, prima magico e poi religioso. Secondo una leggenda narrataci da Plinio il Vecchio nel XXXV Libro della sua Naturalis Historia, una fanciulla di Corinto, figlia del vasaio Butade Sicionio, era perdutamente innamorata di un giovane ragazzo. Dovendo egli partire, mentre dormiva, la fanciulla vide l'ombra del giovane proiettata sulla parete e ne delineò il profilo alla luce di una lanterna, per serbarne il ricordo quando sarebbe stato lontano. Sulla base di quelle linee il padre plasmò l'argilla riproducendo le sembianze del giovane. Fu così che nacquero la pittura e la scultura, frutto dell'amore, quello di una donna per un uomo e di un padre per la figlia.

L’aneddoto ci mostra la vera “magia” dell’arte: quella di materializzare le più effimere dimensioni dell’intelletto umano come il ricordo, le emozioni e gli ideali. Ci permette di guardare oltre la mera materialità della nostra quotidianità. L’arte dunque non avrà reali poteri taumaturgici ma attraverso il suo incanto/incantesimo, ci permette di superare l’ordinario aprendoci a nuovi orizzonti di senso e di speranza.

 

Virginia Bazzechi Ganucci Cancellieri

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