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"Guardiamoci allo specchio”. 40 ritratti di donne in due libri di racconti di Annalisa Bruni

Inaugura

Domenica, 22 Ottobre, 2017 - 18:00

Presso

PaRDeS - Laboratorio di Ricerca d'Arte Contemporanea
Via Miranese 42 - 30035 Mirano

A cura di

Maria Luisa Trevisan

Partecipa

Aldo Pallaro - Angela Pampolini - Antonio Giancaterino - Arianna Cola - Arturo Martini - Barbara Nahmad - Barbara Pelizzon - Bobo Ivancich - Bruno Lucchi - Carla Viparelli - Cesare Vignato – Enas Elkorazy - Franco Corrocher - Hertha Miessner - Ida Harm - Ion Koman - Jiri Kolar - Leda Guerra - Luigi Gattinara - Maria Chiara Gatti - Maria Pia Fanna Roncoroni - Mario De Leo - Matthias Brandes - Pain Azyme - Paola Volpato - Paolo Della Corte - Paolo Loschi - Roberto Fontanella - Rolando Estévez Jordán - Santina Ricupero - Silvano Biasi - Sirio Luginbühl - Stefania Fabrizi - Tobia Ravà - Tony Lucarda - Toni Zarpellon - Zdravko Milić - ZhongQi Geng

Fino a

Domenica, 12 Novembre, 2017 - 20:00

"Guardiamoci allo specchio”. 40 ritratti di donne in due libri di racconti di Annalisa Bruni

Comunicato

Domenica 22 ottobre ore 18 a PaRDeS – Mirano: “Guardiamoci allo specchio”. 40 ritratti di donne in due libri di racconti di Annalisa Bruni. Sarà presente l’Autrice con i suoi “ritratti di donne” tratti dalle sue ultime due pubblicazioni della collana Vicoli, dal titolo Tipi da non frequentare (2013) e Tipe da frequentare (ma per quanto?), 2016, pubblicati entrambi da Cleup. Presentazione della scrittrice Antonella Benvenuti.

Tipi da non frequentare tratta del fenomeno sociale delle donne single. Una comunità femminile che affronta compatta lo zitellaggio di ritorno, dopo una separazione, una vedovanza, l'abbandono - voluto o subìto - dell'ultimo compagno, moroso, amante, amico particolare. E ti chiedi: hanno rinunciato a cercare un amore? Oppure sono fuori dal mercato dei sentimenti per scelta o per necessità? Non le vuole nessuno? Sono troppo esigenti? Non ci sono abbastanza maschi disponibili? Quelli disponibili sono gli scarti e quindi sono loro, le donne single, a non prenderli in considerazione? Ma ogni tanto qualche tipo appare all'orizzonte. Si materializza a una cena, riemerge magari dal passato, o spunta da un possibile futuro. E qualcuna ci prova, di nuovo, senza grandi aspettative, magari con parecchi pregiudizi che, appunto, ne pregiudicano l'esito, oppure con qualche speranza, in genere "purtroppo" ben presto svaporata. Di storie, a saperle ascoltare, ne girano tante. Storie di tentativi, approcci, esperienze a volte divertenti, a volte assurde, spesso al limite del surreale.

Tipe da frequentare (ma per quanto?) è il seguito ideale di Tipi da non frequentare, pubblicato sempre da. Per una sorta di par condicio, per raccontare altrettante storie di incontri non proprio soddisfacenti tra uomo e donna, ma visti attraverso lo sguardo di lui. Venti storie, molto diverse tra loro, nelle quali una relazione viene cercata, oppure troncata, la scintilla non si sviluppa o non riesce a scoccare per diverse ragioni. Uomini, questa volta, di fronte a tipologie di donne "infrequentabili": la "ex", la maschietta, l'erinni, la collega, l'amica degli animali, la manager, la delicatina, la bambola, l'invadente, la cara amica, la scrittrice, la buona samaritana, la cretina, la sanguisuga, la rompiballe, la pasionaria, l'allumeuse, la casinista, la donna perfetta e quella giusta. Ma sarà davvero, l'ultima, quella giusta?

Annalisa Bruni, ha pubblicato: Storie di libridine (Edizioni della laguna, 2002, finalista al Premio Settembrini-Regione Veneto 2003), Altri squilibri (Helvetia Edizioni, 2005), Della felicità donnesca (Nova Charta, 2008); con Cleup: nel 2013 Tipi da non frequentare, nel 2015 Andando a capo (prima di finire la riga) nel 2016 Tipe da frequentare (ma per quanto?), con Stefano Pittarello, nel 2015, Langenwang ovvero Il disastro della puntualità. Ha curato numerose antologie di racconti, tra cui, nel 2008, M'ama. Mamme, madri, matrigne oppure no, con A. Cilento e S. Chemotti (Il Poligrafo, 2008). Suoi racconti sono pubblicati in numerose antologie, tra cui Io sono il Nordest, a cura di Francesca Visentin (Apogeo, 2016) e Porto Marghera. Cento anni di storie - 1917-2017 (Helvetia eEditrice, 2017). Laureata in lettere, pubblicista, è funzionaria alla Biblioteca Nazionale Marciana. Ha scritto sceneggiature radiofoniche e radiodrammi prodotti e messi in onda dalla RAI, dalla Radio Svizzera italiana, dalla Radio Nazionale Croata e dalla Radio Ceca. Tiene corsi e lezioni di scrittura creativa dal 1998.

L’evento è organizzato nell’ambito della mostra Ritratti di donne, a cura di Maria Luisa Trevisan, aperta fino al 12 novembre con altri eventi.

28 maggio – 16 luglio e 13 settembre - 12 novembre 2017

Mirano (VE): PaRDeS – Laboratorio di Ricerca d’Arte Contemporanea, Via Miranese 42

Da mercoledì a domenica 16-19 su prenotazione.

 

31 maggio – 15 luglio e 15 settembre - 15 ottobre 2017

Venezia: Art Factory, Fondamenta dell’Arzere, Dorsoduro 2324

Da mercoledì a venerdì 16.30-19.30. Sabato 10-13

Aldo Pallaro - Angela Pampolini - Antonio Giancaterino - Arianna Cola - Arturo Martini - Barbara Nahmad - Barbara Pelizzon - Bobo Ivancich - Bruno Lucchi - Carla Viparelli - Cesare Vignato – Enas Elkorazy - Franco Corrocher - Hertha Miessner - Ida Harm - Ion Koman - Jiri Kolar - Leda Guerra - Luigi Gattinara - Maria Chiara Gatti - Maria Pia Fanna Roncoroni - Mario De Leo - Matthias Brandes - Pain Azyme - Paola Volpato - Paolo Della Corte - Paolo Loschi - Roberto Fontanella - Rolando Estévez Jordán - Santina Ricupero - Silvano Biasi - Sirio Luginbühl - Stefania Fabrizi - Tobia Ravà - Tony Lucarda - Toni Zarpellon - Zdravko Milić - ZhongQi Geng.

La ricerca delle opere sul tema del ritratto femminile è stata un’appassionante ricognizione di immagini, storie e ricordi che potrà avere futuri sviluppi ed ha dimostrato che il ritratto è ancora un genere molto praticato dagli artisti e non necessariamente finalizzato alla rappresentazione di una persona fisica, ma rappresentativo dell’essere umano in senso ampio e universale. Spesso l’artista si cimenta nel ritratto per indagare attraverso il volto di una persona vicina le pieghe dell’animo umano e la propria interiorità.

La mostra è un omaggio alla femminilità a tutto tondo con ritratti sia di coloro che hanno dato un grande contributo alla storia dell'umanità, ma anche di donne che sono state importanti per la crescita personale, educativa, civile, professionale. Vi sono in mostra opere di donne note e comuni, prese dalla realtà o dalla letteratura, dal mito, dalla storia, dall’arte: da Eva, Giuditta, Nefertiti a Cleopatra, Ipazia, Giovanna D’Arco, da una copia romana della Vestale del Louvre al libro d’artista su Frida Kahlo e lavori su Artemisia Gentileschi, Virginia Woolf, Anna Arendt, Peggy Guggenheim, Louise Bourgeois, Doris Lessing (premio nobel letteratura), Fernanda Pivano, Giosetta Fioroni, Sara Campesan, Antonia Arslan. La mostra è anche una curiosa galleria di ritratti e di figure femminili, certo non esaustiva, ma significativa, di donne che hanno segnato un’epoca e fatto la storia.

Si passa dalle eroine bibliche, regine, principesse, attrici alle donne della propria cerchia famigliare e affettiva, del proprio ambito sociale, lavorativo e professionale, alla sofferenza delle donne migranti e rappresentative di altre culture, ma anche autoritratti, ritratti interiori e rivisitazioni di ritratti dei grandi maestri, volti e corpi universali per affrontare un discorso sul femminile a tutto campo, anche attraverso la mitologia, e parlare alle donne e agli uomini delle donne, dei loro sentimenti, stati d’animo, emozioni, sessualità, problemi interculturali ed intergenerazionali, emancipazione, discriminazioni con opere di pittura, fotografia, scultura, installazioni ambientali e video. In occasione della XIII Giornata del Contemporaneo, a partire dal 14 ottobre fino al 12 novembre 2017, esponiamo - assieme agli altri ritratti - l’opera Xin dell’artista cinese ZhongQi Geng: un ritratto della moglie scolpito su legno.

Nell’ambito della mostra sono organizzati vari incontri conferenze, presentazioni di libri, serate musicali e di poesia.

La mostra ha una sezione anche a Venezia, in concomitanza con la Biennale Arti Visive presso Art Factory alle Fondamenta dell’Arzere, ma la parte più cospicua dell’esposizione e gli incontri culturali, serate musicali, conferenze, presentazioni di libri sono organizzate in terraferma, a PaRDeS – Laboratorio di Ricerca d’Arte Contemporanea, costituito dalla barchessa e parte del parco storico, che ai primi dell’Ottocento fu proprietà del banchiere veneziano Giorgio Daniele Heinzelmann, il quale a Mirano soggiornava insieme al figlio e alla nuora Paolina Edvige Blondel, sorella di Enrichetta, moglie di Manzoni. Ed ecco che risulta ancora più stimolante per chi sperimenta questo percorso pensare che anche questi ultimi - soggiornando qui - abbiano passeggiato per questi vialetti e magari immaginare che lo scrittore abbia tratto ispirazione anche da questi luoghi.

In questo luogo ameno, a cui nel 2005 abbiamo dato il nome PaRDeS - Laboratorio di Ricerca d’Arte Contemporanea, abbiamo iniziato a realizzare mostre d’arte contemporanea a tema ed iniziative culturali. www.artepardes.org

PaRDeS significa “frutteto” o “giardino”, deriva dalla parola ebraica e farsi (antica lingua persiana) che dà origine al termine “paradiso”. PaRDeS organizza mostre ed eventi, legati all'ambiente, alla natura e al territorio, spaziando dall'ambito umanistico a quello scientifico con l'obiettivo di riqualificare la società attraverso l’arte e ristabilire un rapporto armonico con l’ambiente. Chi condivide questi ideali di armonia universale può contribuire con la sua voce a dare corpo ad un concerto che diventi sinfonia. Attorno a queste idee si sono raggruppati artisti, critici, curatori, operatori e quanti si prodigano per la diffusione di valori artistici e culturali. Tra gli scopi di PaRDeS vi è la promozione del “diritto alla cultura” dei giovani in ogni sua manifestazione; favorire il dialogo tra le generazioni e gli scambi culturali tra artisti di culture diverse e tra operatori del settore ed altri ambiti culturali, affinché avvenga la trasmissione di esperienze, conoscenze e valori; l’operare nel campo dei linguaggi artistici nelle varie forme, anche innovative, attraverso le quali questi si manifestano; stabilire contatti, collaborazioni, con l’ambito, scientifico, matematico e tecnologico al fine di realizzare progetti, laboratori e iniziative in comune; collegare l’arte contemporanea al territorio, all’ambiente, agli spazi verdi attraverso mostre con installazioni ambientali per valorizzare la natura e infondere nel fruitore una sensibilità ecologica. PaRDeS si ripropone di riqualificare la società attraverso l’arte e un rapporto armonico con l’ambiente.

Calendario eventi

Domenica 29 ottobre ore 18 “Etty Hillesum, una donna vitale. Ritratto-Autoritratto”  da un'idea di Giuseppe Bovo: dal ritratto-autoritratto costruito con i materiali e le tecniche della figurazione al ritratto-autoritratto delineato attraverso i pensieri, i sentimenti, il caleidoscopio delle esperienze rappresentati con la scrittura e tradotti in parole. Letture di Laura Favaretto.

Domenica 5 novembre ore a 18 PaRDeS “Note segrete” con Argit Karla Butzke, soprano, ed Alessandra Semenzato, pianoforte. Musiche di Alma Schindler Mahler, Clara Wieck Schumann, Fanny Mendelssohn Hensel.

Domenica 12 novembre ore 17 a PaRDeS – Mirano: Maratona poetica guidata da Alessandro Cabianca, con lettura di poesie di autori vari sul tema della donna, e finissage della mostra “Ritratti di donne”.

Patrocini: Comune di Mirano - Cultura e Commissione Pari Opportunità, Mirano Terra dei Tiepolo, Fai Delegazione di Venezia, Soroptimist International Club Miranese – Riviera del Brenta.

Ideazione, cura della mostra e della pubblicazione: Maria Luisa Trevisan

Organizzazione PaRDeS – Laboratorio di Ricerca d’Arte Contemporanea, Mirano

Allestimenti Tobia Ravà in collaborazione con Marta Compagnini, Elisa Bologna, Elena Volpato

PaRDeS – Laboratorio di Ricerca d’Arte Contemporanea

via Miranese 42, 30035 Mirano (VE) tel./fax  041/5728366 cell. 349 1240891;

artepardes@gmail.com; www.artepardes.org; (anche su Facebook, Google plus e Twitter).

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