LOBODILATTICE

FUORI VISIONI 4

Inaugura

Venerdì, 12 Ottobre, 2018 - 18:00

Presso

Ex chiesa di Sant'Agostino
Stradone Farnese, 14

A cura di

Shiaron Carolina Moncaleano, Anna Crepaldi

Partecipa

Alberto Messina, Aurora Giovannini, Beatriz Alcantarala, Carlos Campos, Carpo Roita Ruiz, Chiara Tubia, Davide Cupola, DECOnstructions, Liliana Palumbo, Luka Moncaleano, Manuela Pilloni,Persevisioni, Rada Kozelj, Rasid Nikolic, Rebecca Sainsot-Reynolds, Shiaron Carolina Moncaleano, Smirna Kulenovic

Fino a

Domenica, 14 Ottobre, 2018 - 22:00

FUORI VISIONI 4

Comunicato

FUORI VISIONI, in accordo con il Comune di Piacenza e e in collaborazione con l’iniziativa Energie Diffuse. Emilia-Romagna un patrimonio di culture e umanità, sono lieti di presentare la quarta edizione del festival di arte contemporanea di Piacenza - nato nel 2015 da un’idea di Gaia Guastamacchia e Shiaron Carolina Moncaleano e curato da Anna Crepaldi.
La manifestazione adotterà come sede d’eccezione l’ex chiesa di Sant’Agostino e avrà luogo nei giorni 12/13/14 Ottobre 2018: tre giornate dal programma serrato, interamente dedicate alle arti visive, alle pratiche performative, ai laboratori mirati e agli incontri tematici che convocheranno nel cuore di Piacenza alcune delle più urgenti tematiche della contemporaneità.

Il tema della presente edizione si focalizza sull’analisi della società contemporanea tramite la lente di una delle sue caratteristiche più evidenti: il controllo.
A partire dagli attentati dell’11 Settembre 2001 e con il generarsi di una società intrisa di terrore e terrorismo, il controllo è divenuta la nevrosi necessaria della nostra società. Guardare ed essere guardati, condividere ed essere condivisi sono divenuti aspetti integranti della nostra quotidianità, giungendo a modificarne radicalmente la struttura - dalla semplice scelta del ristorante dove mangiare alla musica che ci viene suggerita dalle piattaforme online, dai dispositivi a riconoscimento facciale alla registrazione delle nostre telefonate.
Con i recenti studi di Edward Snowden, con l’emersione del sistema bit-coin e dopo lo scandalo di Cambridge Analitica abbiamo avuto conferma del fatto che siamo costantemente e inesorabilmente sotto controllo.
Le nuove tecnologie quali smartphones e tablet hanno giocato un ruolo fondamentale in questo: ogni giorno circa tre miliardi e mezzo di utenti inviano e ricevono sessantaquattro milioni di email, nonché pubblicano più di un milione di post. Ogni icona che clicchiamo si trasforma in un cookie, che a sua volta corrisponde a una compagnia che si occupa di raccolta dei big-data e che attivamente promuove l’elaborazione di profili psicologici degli utenti. Bastano 70 likes a generare un profilo, commutandolo poi in advertising mirata. Bastano 70 likes a trasformare la nostra personalità in merce.
Gli artisti di FUORI VISIONI e gli ospiti interpellati si interrogano lungo questa edizione sulla società del controllo e sulle sue insidie nascoste. Tra fotografie, performance, rassegne video, installazioni, opere dipinte e scultoree, incontri e workshop tenteranno di raccontare al pubblico i complicati meccanismi che si nascondono dietro la loro realtà quotidiana, fornendo spunti per comprenderla meglio e acquisire consapevolezza sulle proprie potenzialità di reazione. Citando la curatrice Anna Crepaldi: “La nostra manifestazione vuole cercare di essere un tramite, un ponte in grado di collegare le persone ai perversi meccanismi sociali venutisi a creare, aiutando ad avere una lettura più critica e consapevole di quello che ci sta intorno oggi e di come la nostra società contemporanea si sia trasformata in una società del controllo.”La location. L’ex chiesa di Sant’Agostino viene costruita tra il 1570 e il 1586 da Bernardino Pannizzari, già costruttore di Palazzo Farnese. Il grandioso interno a croce latina, con le sue cinque navate e la maestosa cupola al centro del transetto, accoglie una serie di affreschi e di stucchi del XVIII secolo - periodo di edificazione dell’imponente facciata neoclassica, progettata da Camillo Morigia. Soppressa nel 1798, la chiesa e il convento vengono adibiti a magazzini militari e caserma. Ad oggi Sant’Agostino è una delle chiese più grandi di Piacenza: dopo una serie di restauri effettuati a più riprese, apre infine le sue porte all’arte contemporanea e si connota come una location assolutamente unica per FUORI VISIONI.

Per ulteriori informazioni su FUORI VISIONI, sugli artisti e sulla location siete invitati a contattarci direttamente al seguente indirizzo email: fuorivisioni@gmail.com .

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