LOBODILATTICE

Friche. Fragile e immortale

Inaugura

Giovedì, 7 Giugno, 2018 - 10:30

Presso

Alviani Artspace
Largo Gardone Riviera

A cura di

Lucia Zappacosta

Partecipa

Laura Cionci

Fino a

Mercoledì, 11 Luglio, 2018 - 19:30

Friche. Fragile e immortale

Comunicato

COMUNICATO STAMPA

 

Friche. Fragile e immortale

Laura Cionci

a cura di Lucia Zappacosta

 

❝Un giorno la paura bussò alla porta, il coraggio si alzò e andò ad aprire e vide che non c'era nessuno.❞

Martin Luther King -

 

Alviani ArtSpace, spazio di ricerca e di contaminazione tra linguaggi artistici e tecnologici, all’interno dell’Aurum di Pescara, a partire da giovedì 7 giugno dalle ore 10,30, in occasione del Congresso Nazionale dell’ARCI, che ha come tema la capacità di “Liberarsi dalle paure”, presenta la mostra personale di Laura Cionci “Friche. Fragile e Immortale”.

“Friche” è il termine utilizzato da Gilles Clement per raccontare la storia di un territorio in uno specifico momento, è il nome del luogo/soglia utilizzato dall’uomo e in seguito abbandonato, riconquistato dalla natura: uno stato essenzialmente dinamico e immortale.

La natura si riappropria degli spazi dismessi e ripone nei frammenti più insignificanti la sua grande ricchezza biologica, la biodiversità.

Il corpo, con la sua fragilità, entra a far parte del paesaggio, alcune volte si fonde con esso e quasi scompare, come un elemento di confine tra una soglia e l’altra: la natura e l’architettura.

La serie fotografica di lightbox ispirata al “Manifesto del terzo paesaggio”, prodotta a partire dal 2014, è un apparente racconto romantico del mondo che cela in sé la contrapposizione tra la fragilità del corpo umano nudo immerso nell’immortalità della natura e rappresenta la sfida dell’uomo a voler superare la paura nell’affrontare la forza inesorabile del paesaggio.

La forza inesorabile della natura non risiede solo nelle tempeste, nelle valanghe e nei terremoti, ma ha voce in capitolo in ogni più piccola trasformazione del suolo.

Gilles Clement afferma il valore dell’atto dell’abbandono, del lasciare che sia la natura a progettare lo spazio secondo le proprie regole.

La mostra è una preview del lavoro di Laura Cionci che si è sviluppato in questi anni e che verrà presentato in toto durante la personale organizzata per il prossimo anno presso lo spazio Alviani.

 

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Friche. Fragile e immortale

Laura Cionci

a cura di Lucia Zappacosta

 

7-11 giugno 2018

dalle 10.30 - 13.30 / 15.30 - 19.30
ultima visita 30' prima della chiusura

Alviani ArtSpace | Aurum | Pescara

Largo Gardone Riviera

Laura Cionci

Laura Cionci nasce a Roma. Attualmente vive e lavora a Milano.

Frequenta l'Accademia di Belle Arti di Roma con il Prof. Gino Marotta.

Inizia il suo percorso artistico nel 2009.

La sua ricerca comincia a svilupparsi intorno ai fenomeni sociali,  approfondendo gli aspetti antropologici che rendono leggibili i diversi codici culturali,  sociali e politici, per arrivare oggi ad uno studio più specifico sulla sensibilità energetica degli spazi, la biodiversità  ed il territorio.

Tentando di riscoprire e di leggere il valore del  potenziale ancestrale umano e la sua connessione col tutto. Il suo lavoro la porta dal 2012 ad oggi a realizzare vari progetti e residenze tra l’Italia ed il Sudamerica. Fa parte dal 2015 della piattaforma “Waiting Posthuman”  con Leonardo Caffo ed Azzurra Muzzonigro.

Nel 2017 realizza vari interventi artistici nello stato del Victoria in Australia.

Collabora come fotografa per Stefano Boeri Architetti.

http://lauracionci.wixsite.com/lauracionci  

 

Alviani ArtSpace

Alviani ArtSpace è uno spazio di ricerca e di contaminazione tra linguaggi artistici e tecnologici all’interno dell’Aurum di Pescara.

Lo spazio, diretto da Lucia Zappacosta, presenta una programmazione annuale che vuole essere per lo spettatore una scoperta, un viaggio verso le nuove tendenze dell’arte contemporanea.

Per raggiungere lo spazio espositivo bisogna fare una suggestiva esperienza cinetica, un vero e proprio viaggio di iniziazione attraversando un tunnel, in bianco e nero, opera site specific realizzata da Getullio Alviani per Fuori Uso 1995.

Le tematiche scelte annualmente per la stagione dell’Alviani ArtSpace tendono a posizionarsi sulla linea di confine tra diverse discipline, a dialogare con il Tunnel e a portare avanti una ricerca sul territorio dal respiro nazionale che fa della collaborazione con altri curatori italiani il suo tratto distintivo.

A novembre 2014 con il progetto “Andai nei boschi”, a cura di Lucia Zappacosta, l’Alviani ArtSpace partecipa alla prima fiera vincendo la menzione speciale del premio curatoriale a The Others, la fiera alternative di Torino.

A gennaio 2015 l’Alviani ArtSpace presenta a SetUp, la fiera di Bologna dedicata alle realtà artistiche emergenti, il progetto “Biophilia” con cui Lucia Zappacosta si aggiudica il premio miglior curatore under35 italiano.

http://www.alviani-artspace.net

 

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