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Elisabetta Losi. Dualità Coerenti

Inaugura

Sabato, 17 Novembre, 2018 - 15:30

Presso

Galleria Arianna Sartori
via Cappello 17, Mantova

A cura di

Arianna Sartori

Partecipa

Elisabetta Losi

Fino a

Giovedì, 29 Novembre, 2018 - 19:30

Elisabetta Losi. Dualità Coerenti

Comunicato

Dopo aver esposto in tutto il mondo (Parigi, Londra, Barcellona, Miami, Shianghai, Dubai, ed in Giappone), la scultrice Elisabetta Losi si presenta per la prima volta nella sua città.

Dal 17 novembre al 29 novembre 2018 la Galleria Arianna Sartori di Mantova nella sede di Via Cappello 17, ospiterà la mostra dell’artista mantovana Elisabetta Losi “Dualità Coerente”.

La mostra, curata da Arianna Sartori, presenta le opere recenti realizzate dall’artista nello studio di Moglia, sculture e pannelli di grande impatto visivo ed emozionale, che cambiano colore in base all’intensità della luce presente nell’ambiente dove sono collocate. Elisabetta Losi è un'artista introspettiva, che scava a fondo nell’animo umano, così come la sua tecnica va a rivelare immagini fortemente simboliche, che si sdoppiano come una macchia di Rorschach o che richiamano antiche paure e figure mitologiche.

Conosciuta a Mantova Elisabetta Losi, per aver realizzato il monumento a Giuseppe Mazzini, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, inaugurato il 1° giugno 2011, collocato nel giardinetto che costeggia via Mazzini e guarda verso le Pescherie del Rio, commissionato dall'Associazione Mazziniana Italiana, sezione di Mantova.

L’inaugurazione della mostra si svolgerà Sabato 17 novembre alle ore 15.30 alla presenza dell’artista con intervento di Agnese Benaglia.

 

Dualità Coerenti. Elisabetta Losi

“Quelli che s’innamorono di pratica senza scienza, son come il nocchiero senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica deve essere edificata sopra buona teoria.” (Leonardo da Vinci)

 

Ho incontrato Elisabetta Losi nella sua casa studio di Moglia e subito sono rimasto affascinato, anzi direi travolto dalla personalità dell’artista e dalle sue opere custodite gelosamente in ogni angolo della casa:  sculture appoggiate sui tavoli, sospese alle pareti, tutte in continuo movimento. Sul tavolo questa frase di Leonardo da Vinci che svela la natura dell’artista: tanta pratica, sempre supportata da vera conoscenza dei materiali e delle tecniche, in continua evoluzione, in continuo movimento. Elisabetta si esprime attraverso il disegno e la scultura legando ogni opera alla sua vita, alle sue esperienze. Sulle lastre d’argento e d’oro la mano abilissima graffia le superfici, per liberarne la luce che è al suo interno, nelle sculture libera dal peso della materia l’anima dei volti. Le sue opere richiamano qualche cosa di ancestrale, di classico, dove i simboli si rincorrono in modo ossessivo sempre in un’aria rarefatta e sospesa.

Alcune ruotano su se stesse, altre ondeggiano nell’aria appese a fili invisibili, altre ancora giacciono appoggiate qua e là come reperti archeologici domestici. Quelle appoggiate sui tavoli mi hanno catturato: volti antichi di divinità pagane, dinamiche nella loro fissità. La sorpresa è stata trovarne una su un San Giorgio di un piccolo Rolino perso tra mille altri mobili. Legno e bronzo in un dialogo coerente tra chi intaglia legno e chi plasma terra per farne ceramiche o bronzi. In fondo l’elemento di partenza delle due “sculture” è lo stesso: la terra, che genera il legno per i tavoli, la terra che plasmata diventa scultura.

Le sculture qui esposte richiamano il mondo intimo di Elisabetta: un mondo dove si alterna la visione mitologica a quella spirituale. Una spiritualità fatta gesto “con-creto”.

Non chiedete cosa rappresentano, perché vi rappresentano.

Volti assorti e girevoli personificano l’essere nelle sue molteplici facce; volti in cui, figure mitologiche come il coccodrillo si rincorrono sgorgando tra i capelli in una originale rilettura della Gorgona.

Qui però, non rimaniamo pietrificati nel guardarle, ma affascinati da tanto equilibrio. Le sculture di Elisabetta vivono di vita propria, non hanno più bisogno dell’autore.

Possono vivere di luce propria, come le sue ultime opere vivono di luce propria!

Giorgio Carruba

 

 

Alcune tra le più importanti mostre realizzate e premi ricevuti:

Premio Arte Mondadori – Milano 2007. 2E Suzzara (Mn) – 2007. Palazzo del Senato – Milano 2007. The Framers Gallery – London 2009. Espace Kameleon – Paris 2009. Villa Pamphili (Critics Award) – Roma 2009. Porto Venere Hotel – 2009. “Esart” Gallery – Barcellona 2009. Raphael Gallery – Frankfurt 2009. S. Andrea Quirinale – Roma 2010. Art Lynx Gallery Fukuoka (Giappone) 2010. Modigliani Gallery – Milano 2010. Brik Lane Gallery – London 2010. Arte in tricolore – Torino 2011. Monumento a Mazzini – Mantova 2011. Triennale di Roma – 2011. Miami River Art – 2012. Maestri italiani del colore – Roma 2012. Centro Congressi Rotana Amwaj – Dubai 2012. Galleria la Pigna Vaticano – Roma 2013. Satura Gallery – Genova 2013. Art Exhibition – Milano 3013. Art Exhibition – Firenze 2013. Dimac – Palermo 2013. Arte Fiera Genova – 2014. Art Festival Shianghai – 2014. Sogni in Laguna, Galleria 2432 Fondamenta Penini – Venezia 2016. Incontri d’Arte a cura di Vittorio Sgarbi, Spazio Culturale “A. Ratti” Largo Spallino 1 – Como 2016. “Dualità Coerenti” – Personale Galleria 2432 Fondamenta Penini – Venezia 2017. Incontri d’Arte a cura di Vittorio Sgarbi, Villa Benzi Zecchini - Treviso Giugno 2017. 

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