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Biennale Foto/Industria 2021 FOOD

Inaugura

Giovedì, 14 Ottobre, 2021 - 10:00

Presso

MAST e altre sedi
Via Speranza 42, Bologna

A cura di

Francesco Zanot

Partecipa

Ando Gilardi, Maurizio Montagna, Lorenzo Vitturi, Hans Finsler, Herbert List, Bernard Plossu, Mishka Henner, Takashi Homma, Henk Wildschut, Jan Groover, Vivien Sansour.

Fino a

Domenica, 28 Novembre, 2021 - 19:00

Biennale Foto/Industria 2021 FOOD

Comunicato

Fino al 28 novembre è possibile visitare a Bologna la Biennale Foto/Industria, giunta alla quinta edizione, dedicata al tema FOOD, organizzata e promossa da Fondazione MAST.  Diretta da Francesco Zanot, la manifestazione presenta 11 mostre gratuite allestite al MAST e in sedi storiche del centro cittadino, in un percorso attraverso i lavori di 11 fotografi di caratura internazionale - tre italiani e otto stranieri - che indagano il soggetto dell’industria alimentare, un settore in rapido sviluppo che risponde alle più importanti trasformazioni in atto su scala globale: la questione demografica, il cambiamento climatico e la sostenibilità. Fotografia e gastronomia si fondono dalla teoria alla pratica innescando una serie di riflessioni sulla complessità della “questione alimentare”. 

Tra i temi principali affrontati l’industria alimentare e il suo impatto sul territorio; il rapporto tra alimentazione e geografia; la meccanizzazione della coltivazione e dell’allevamento; la questione del grano; l’alimentazione organica e naturale; i mercati e le tradizioni locali; la pesca nei mari e nei fiumi. 

Come sottolinea il direttore artistico Zanot "Il cibo è un fondamentale indicatore per analizzare e comprendere intere civiltà. Le modalità attraverso cui gli alimenti vengono prodotti, distribuiti, venduti, acquistati e consumati sono in costante cambiamento e racchiudono pertanto alcuni caratteri distintivi di un’epoca, un periodo storico o un ambito culturale e sociale... Il cibo è linguaggio.(...)" 

Gli artisti e le mostre:

Ando Gilardi, tra le figure più eclettiche e originali della storia della fotografia italiana, è il protagonista della mostra “Fototeca” al MAST con una combinazione di reportage fotografici e materiali estratti dal pioneristico archivio iconografico che ha fondato nel 1959. La mostra prosegue oltre la chiusura della manifestazione, fino al 2 gennaio 2022.

Maurizio Montagna presenta “Fisheye”, progetto appositamente realizzato per questa edizione della Biennale, dedicato al fiume Sesia e alla sua valle (Collezione di Zoologia del Sistema Museale di Ateneo - Università di Bologna);

Lorenzo Vitturi in “Money Must Be Made” fotografa Balogun, il mercato di strada di Lagos in Nigeria, uno dei più grandi del mondo (Palazzo Pepoli Campogrande - Pinacoteca Nazionale di Bologna);

Hans Finsler, tra i padri della fotografia oggettiva degli anni ’30, ha realizzato nel 1928 la serie “Schokoladenfabrik” su commissione dell’azienda dolciaria Most (Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna Genus Bononiae – San Giorgio in Poggiale);

di Herbert List, fotografo tedesco membro della Magnum Photos, nella mostra “Favignana” sono presentate 41 immagini sulla mattanza dei tonni avvenuta nell’isola nel 1951 (Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna Genus Bononiae – Palazzo Fava, salone “Mito di Giasone e Medea”); 

Bernard Plossu ha fotografato spezzoni di vita in tutto il mondo e ritratti legati a persone e cibo nella quotidianità in “Factory of Original Desires” (Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna Genus Bononiae – Palazzo Fava, sale "Le avventure di Enea”);

Mishka Henner, “In the Belly of the Beast” è un’esposizione sul rapporto tra uomo, animali e tecnologia in un processo incessante fatto di consumo, digestione e scarto (Palazzo Zambeccari - Spazio Carbonesi);

il giapponese Takashi Homma nella mostra “M + Trails” da un lato raccoglie e mette a confronto le facciate dei negozi di McDonald’s nel mondo soffermandosi su differenze e analogie, dall’altro immortala le tracce di sangue lasciate dai cacciatori di cervi in Giappone (Padiglione dell'Esprit Nouveau);

l’olandese Henk Wildschut con “Food” si concentra sulle più avanzate tecnologie dell’industria alimentare sviluppate per aumentare il volume della produzione (Fondazione del Monte di Bologna e di Ravenna - Palazzo Paltroni);

l’artista americana Jan Groover, nota per le sue nature morte, con “Laboratory of forms“ è oggetto di una retrospettiva a partire dalle celebri nature morte riprese nella cucina della sua abitazione, che dialogano con le opere del pittore bolognese Giorgio Morandi custodite nelle sale del MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna. Anche questa mostra prosegue fino al 2 gennaio 2022.  

la ricercatrice e attivista palestinese Vivien Sansour presenta “Palestine Heirloom Seed Library”, un progetto per salvaguardare antiche varietà di semi e per proteggere la biodiversità (Palazzo Boncompagni). 

La quinta edizione della Biennale Foto/Industria FOOD è accompagnata da una pubblicazione a metà tra fotografia e libro di ricette pensate dallo chef e scrittore Tommaso Melilli, che interpreta le immagini e i temi di ogni mostra attraverso una ricetta originale.

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