LOBODILATTICE

“Orfeo Chi? Metamorfosi di un mito”

Inaugura

Sabato, 2 Marzo, 2019 - 16:30

Presso

Società delle Belle Arti- Circolo degli Artisti “Casa di Dante”
via Santa Margherita n.1/r, Firenze

Partecipa

Guido Del Fungo, Enrico Guerrini, Roberto Mosi, Margherita Oggiana, Andrea Ortuño, Angiolo Pergolini, Silvia Ranzi, Andrea Simoncini, Umberto Zanarelli, Paraskevi Zerva

Fino a

Giovedì, 14 Marzo, 2019 - 19:00

“Orfeo Chi? Metamorfosi di un mito”

Comunicato

COMUNICATO STAMPA

 

Mostra: Mostra collettiva “Orfeo Chi? Metamorfosi di un mito

Artisti: Guido Del Fungo, Enrico Guerrini, Roberto Mosi, Margherita Oggiana, Andrea Ortuño, Angiolo Pergolini, Silvia Ranzi (in arte SIRA), Andrea Simoncini, Umberto Zanarelli, Paraskevi Zerva

Inaugurazione Mostra: Sabato 2 Marzo 2019 ore 16.30

Durata Mostra: 2 Marzo – 14 Marzo 2019

Luogo: Società delle Belle Arti- Circolo degli Artisti “Casa di Dante”, via Santa Margherita n.1/r, Firenze

Sito web: www.circoloartisticasadante.com Email: info@circoloartisticasadante.com Tel. +39 055 218402

Orario apertura: da Lunedì a Sabato compresi dalle 10:00 -12:00 e dalle 16.00-19.00;

Ingresso libero

 

“Chi ha rovinato me e te, o Orfeo, quale dolore è così grande? Ecco di nuovo i crudeli fati
mi richiamano indietro nell’Ade, e il sonno annebbia i miei occhi che vacillano. Ormai addio: sono trascinata, attorniato da una fitta notte. E protendendo ormai invano le mani verso di te, incapaci di afferrarti.”

( Virgilio, Georgiche, libro IV)

 

Dopo il successo della mostra “I Confini del Mito” e “Labirinto tra caos e cosmos”, “Officina del Mito”,  torna  con “Orfeo Chi? Metamorfosi di un mito”: una mostra che indaga e reinterpreta uno dei racconti mitologici più affascinanti e complessi, quello di Orfeo ed Euridice.

Una commovente storia d’amore e di morte, di fedeltà e di “follia amorosa” che si condensa  e polarizza tutta su di un verbo dalla straordinaria forza evocativa: respicere. E’ infatti proprio su quel “voltarsi indietro di Orfeo” che si interrogano anche i dieci artisti dell’ “Officina del Mito” nella mostra “Orfeo Chi? Metamorfosi di un mito”.

Orfeo, mitico cantore, tenta una delle imprese più audaci, quella di scendere nell’Ade per riportare in vita l’amata Euridice, uccisa dal morso di un serpente durante la folle fuga da Aristeo. Grazie alla struggente bellezza del suo canto, Orfeo ottiene infatti l’impossibile: ricondurre Euridice nella terra dei vivi. Una sola condizione viene imposta dai sovrani degli Inferi: ch’egli non si voltasse a guardarla finché non fossero giunti alla piena luce del giorno. La risalita dall’Ade si carica così di complessi significati simbolici ed esistenziali diventando occasione per misurare l’abisso che separa la vita dalla morte. Orfeo inquieto, «divora il sentiero senza masticare i passi» mentre Euridice procede con difficoltà, frenata dalle lunghe bende funebri. Ma in un attimo tutto è perduto: al primo raggio di luce Orfeo si volta verso l’amata che, inconsapevole di ciò che le sta accadendo, scompare, inghiottita per sempre nell’abisso.

Orfeo, che con il suono della sua lira era capace di dominare le forze misteriose della natura, non è in grado di controllare la forza irrazionale dell’amore; una “subita dementia”, ovvero una improvvisa follia come la definisce Virgilio,  che lo condanna al fallimento.

 

Nella mostra “Orfeo Chi? Metamorfosi di un mito” dieci artisti (Guido Del Fungo, Enrico Guerrini, Roberto Mosi, Margherita Oggiana, Andrea Ortuño, Angiolo Pergolini, Silvia Ranzi, Andrea Simoncini, Umberto Zanarelli, Paraskevi Zerva) portano quindi avanti un progetto di rilettura del mito antico e, facendo dialogare linguaggi espressivi, tecniche e prospettive diverse, danno vita ad un narrazione a più voci, dal tono intimo ed universale al tempo stesso, che affronta complesse tematiche quali il rapporto fra amore e volontà, il problema del limite e l’inesorabilità del destino.

Una mostra che si avventura ai limiti estremi tra vita e mortetra razionale e irrazionale, tra Logos ed Eros, tra luce ed ombra riaccendendo un dibattito mai concluso, ovvero: “perché Orfeo si volta?”

 

In un era sempre più incerta “Orfeo Chi? Metamorfosi di un mito” dimostra come il mito non sia un semplice racconto circoscritto ad un tempo arcaico; ma al contrario  costituisce l'ossatura di ogni società che permette di percepire e costruire il proprio futuro sui sedimenti del passato." Sulla barca, in mare aperto, disponiamo di due remi: uno è il mito, l'altro è la scienza. Se remiamo da un solo versante, rinunciando all'altro remo, compiamo un giro vizioso, ruotando intorno a noi stessi. Se li alterniamo ritmicamente, da ambo i versanti, procediamo nella rotta. La meta è ignota. Navigare necesse est " (Marcello Veneziani).

L’inaugurazione della mostra “Orfeo Chi? Metamorfosi di un mito” avrà luogo Sabato 2 Marzo 2019 alle ore 16.30 presso la Società delle Belle Arti- Circolo degli Artisti “Casa di Dante”, in via Santa Margherita n.1/r, Firenze. La mostra sarà presentata dalla storica e critica d’arte Virginia Bazzechi Ganucci Cancellieri.

Durante il periodo della mostra, Sabato 9 Marzo 2019 alle ore 17.00, si terrà inoltre la Conferenza-Concerto del pianista Umberto Zanarelli “Orfeo nelle Arti”.

 

Come arrivare