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News // L’inverno epocale del Kali Yuga, a Foggia la doppia personale di Dario Molinaro e Maria Palmieri

Il Kali Yuga che, secondo la mistica induista, rappresenta l’inverno epocale della storia dell’umanità, costituisce il fulcro tematico della doppia personale di Dario Molinaro e Maria Palmieri. I due giovani e affermati artisti foggiani interpretano, secondo i differenti linguaggi rispettivamente del disegno, della pittura e della fotografia, l’epoca attuale. Un’epoca oscura, decadente, conflittuale, in cui – come scrive Nicola Zito nel testo che riportiamo di seguito  integralmente - “il progresso tecnologico fa da contraltare a una decadenza intellettiva e morale”.

Aps Creo Gallery presenta dunque Kali Yuga, percorso espositivo con le più recenti creazioni di Dario Molinaro e Maria Palmieri, che sarà inaugurato mercoledì 7 marzo al Museo Civico di Foggia. La doppia personale è patrocinata dalla città di Foggia, dal Museo Civico e dall’Assessorato alla Cultura.

 

Testo critico di Nicola Zito:

Kali Yuga

Visioni dell’attuale

 

Dalla rappresentazione dell’attuale, inteso come epoca storica che si sta vivendo e come momento contingente della propria esistenza, emergono visioni diversificate, immagini più o meno parziali di una dimensione fisica alimentata da fattori interni ed esterni, orientata (o disorientata) da elementi di disturbo, destabilizzazioni, dal disequilibrio.

E l’attuale coincide con il KaliYuga, secondo gli induisti, quarta e ultima parte del Mahāyuga (“grande era”), un’epoca oscura, conflittuale, caratterizzata da scontri fisici, ideologici e spirituali, l’era in cui il progresso tecnologico fa da contraltare a una decadenza intellettiva e morale. La definizione che di questo periodo della storia umana dà la maggior parte dei testi sacri dell’Induismo - in particolare i Veda - sembra calzare perfettamente con l’attualità, con i suoi paradossi, i suoi disagi, i suoi scontri, che Dario Molinaro e Maria Palmieri descrivono, con approcci ed esiti peculiari, intessendo a quattro mani una sorta di storia che s’inserisce nella trama del vissuto collettivo.

Nei disegni di Molinaro come nelle fotografie di Palmieri prende vita la narrazione dell’odierno, sempre più compresso da limitazioni, barriere, muri fisici e ideologici; attraverso un rimbalzo dialettico innescato dalle immagini, i due artisti danno una forma, alle volte non tangibile, alle pulsioni che scuotono l’animo umano, proteso sempre più verso la ricerca di una nuova “età dell’oro” in un percorso di liberazione personale che, lontana dall’essere catartica redenzione, si configura piuttosto come un’esplosione di natura istintuale.

Fisionomie, corpi, ambientazioni e situazioni confluiscono per comporre un unico, dislocato affresco contemporaneo, nel quale le vicende dei protagonisti ritratti (delineati o immortalati) si attanagliano alla Storia - quella con la “s” maiuscola - che quasi sempre ignora e lascia indietro. Che sia racchiuso nel tratteggio e nell’amalgama ritmato da forme e colori dei lavori grafici di Dario Molinaro, oppure nelle penombre e nei repentini passaggi chiaroscurali degli scatti di Maria Palmieri, queste manifestazioni del KaliYuga trasmettono, a chi legge tra le righe delle traiettorie visive, un senso di disagio che risulta essere pienamente condiviso.

Contemporaneamente le medesime visioni dell’attuale sono caricate di primordiali desideri, che si dipanano all’interno di un percorso di ricerca interiore, passato giocoforza attraverso prove di resistenza e tensioni destabilizzanti, e che diventa paradossalmente fonte di nutrimento e viatico per finalizzare proprio quel cambiamento cercato da tutti, consci o meno, con rabbia e decisione.

Perché a noi è dato di vivere l’attuale, momento dopo momento, disagio dopo disagio, ma per ribaltare il tavolo da gioco; mala tempora currunt, fino a un certo punto.

 

 

Foggia // Fino al 24 marzo 2018

“Kali Yuga”

Doppia personale di Dario Molinaro e Maria Palmieri

Organizzatore: Angelo Pantaleo

Contributo critico: Nicola Zito

Vernissage: mercoledì 7 marzo, ore 19

Museo Civico di Foggia, Sala Diomede

Piazza Vincenzo Nigri 3 - Foggia

Infotel: 0881.814042

Mail: museo@comune.foggia.it fineart.creo@gmail.com

 

 

Note Biografiche degli artisti:

Dario Molinaro, Foggia, 1985. (Vive e lavora tra Milano e Foggia) Laureato in Decorazione presso l'Accademia di Belle Arti di Foggia (2007), il suo lavoro narra delle dinamiche comportamentali umane contemporanee con uno sguardo alla vita di tutti i giorni. Oltre ai collegamenti con la sua esperienza personale, sono presenti citazioni che spaziano dalla letteratura al cinema, geografia, filosofia, medicina e cultura popolare italiana, fino ad arrivare alle derivazioni più estreme della contemporaneità come il trash. Principali mostre collettive: Got it for cheap 2017, mostra collettiva itinerante; MONO(A)TYPIC, Fondazione Federica Galli, Milano; KATTEN KABINET, MARS, Milano; Some Velvet Drawings, ArtVerona | Art Project Fair; La bellezza fa 40, Castello Carlo V, Lecce; 2000Maniacs – The Big Instant Painting Show, Art Verona | Art Project Fair; Carta Canta, Antonio Colombo Arte Contemporanea, Milano; ART MOSCOW, stand rivaartecontemporanea; P2P / Proud to present #01 Panorama, Circoloquadro, Milano; L’Arte che aiuta i bambini, AAM 2013 - Spazio Eventiquattro Gruppo Il Sole 24 Ore, Milano. Principali mostre personali: Ritratti di Ignazio Fabio Mazzola – Ritratto #02, MICROBA, Bari; too real, Lenssen Gallery; Maastricht; FRITTO, AM Galerie, Vienna. Finalista al "Premio Combat 2015" (sezione pittura) e al “Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee” 2016, ha vinto nello stesso anno il T.I.N.A. Prize. È tra i selezionati per 222 artisti emergenti su cui investire 2018, edito da Exibart.

 

Maria Palmieri, Foggia, 1986. Dopo anni passati a fotografare in pellicola e sperimentare in camera oscura, indagando i temi della percezione del corpo e della vita di periferia, approfondisce lo studio del linguaggio fotografico a Milano con il collettivo Cesura, a Roma con Federico Clavarino alla D.O.O.R. e in Lettonia alla I.S.S.P. con Taiyo Onorato del duo Onorato&Krebs. Nel 2014 fonda con Domenico d'Alessandro il duo artistico Rumore Pair, che concentrandosi sui limiti della rappresentazione attraverso il mezzo fotografico; vince nel 2016 due importanti premi internazionali di fotografia (Gibellina PhotoRoad e Prix Levallois) e realizza un corso di fotografia per pazienti psichiatrici, i cui frutti sono stati esposti a Foggia al palazzetto dell'arte Andrea Pazienza nel novembre 2017. Nel 2016 realizza a Napoli un lavoro di documentazione sul caso di una modella brasiliana dopo un incidente sotto la guida del fotografo napoletano Mario Spada (Contrasto). Nello stesso anno tiene una lecture in un seminario organizzato dalla rivista filosofica Logoi.ph sul tema Filosofia e Fotografia presso il Museo Civico di Bari, poi pubblicato sull'omonima rivista. Nel 2017 assieme al collega del duo Rumore Pair apre lo studio fotografico Rumore Studio a Foggia, la sua città da sempre.