Andrea Lacarpia
Nato nel 1982 a Milano, dove vive e lavora.
Andrea Lacarpia è curatore e critico d'arte contemporanea. Negli ultimi cinque anni ha curato diverse mostre in spazi pubblici, gallerie private e associazioni. Scrive recensioni e interviste per Lobodilattice, magazine d'arte contemporanea e nuove tendenze.
Nel 2007, in occasione della mostra personale di Daniele Giunta, scrive il primo testo critico, al quale seguono una serie di mostre curate a Milano per Artificio Lab, Galleria Bianca Maria Rizzi e Galleria Stragapede Perini, nelle quali si è dato spazio alle nuove proposte di qualità. É del 2010 la prima mostra pubblica, realizzata negli spazi della Fabbrica del Vapore a Milano. La mostra, dal titolo Cronache dell'Akasha, segna l'inizio di un nuovo ciclo di mostre, dalle tematiche che uniscono immaginazione mitica, metafisica e biologia. Di questo periodo sono la mostra personale di Fiorella Fontana, alla Galleria de Faveri a Feltre, e le collettive Bio_modulazioni nello Spazio A.M. a Parma e Metabiologie allo Spazio Paraggi di Treviso per la Galleria de Faveri.
Nel 2011 collabora alla creazione di Imaginabox, associazione culturale no profit per la promozione dell'arte emergente, della quale è direttore artistico.
La collaborazione con la Galleria delle Battaglie di Brescia porta alla realizzazione di più progetti di mostre collettive, nelle quali si rinnova l'interesse per le nuove proposte, alle quali vengono affiancati artisti più noti: La Dimora Artica nel 2011, Racconti Selvatici e Caleidoscopio nel 2012. Del 2011 sono la mostra personale di Guido Paravicini alla Galleria Officine dell'Immagine a Milano e la mostra collettiva Ritrattare alla Obraz Gallery a Milano.
Dalla mostra personale di Bruno Marrapodi, curata nel 2011 alla Galleria Maelstrom a Milano, cresce il suo interesse per le ricerche dai marcati intenti narrativi, tra verosimiglianza e evidente finzione teatrale, che verranno sviluppate anche nei progetti successivi. Nel 2012 cura la doppia mostra personale di Agnese Guido e Stefano Serusi, allestita all'Underdogstudio a Modena, scrive il testo per Bruno Marrapodi in occasione di una mostra collettiva, curata da Alessandro Trabucco alla Galleria Romberg a Latina, e cura la mostra Novecento, personale di Stefano Serusi, presso Villa Litta Modignani a Milano, in collaborazione con Arsprima e la Biblioteca Comunale Affori.