LOBODILATTICE

SEPIDEH SARLAK: LE ISTANZE DEL CUORE

Inaugura

Giovedì, 19 Ottobre, 2017 - 18:30

Presso

SpazioCB32
via Cesare Balbo 32, Milano

A cura di

Diego Nicolosi

Partecipa

Sepideh Sarlak

Fino a

Domenica, 19 Novembre, 2017 - 18:30

SEPIDEH SARLAK: LE ISTANZE DEL CUORE

Comunicato

Mostra d'arte contemporanea a cura di Diego Nicolosi

Opening: giovedì 19 ottobre 2017 ore 18:30

Dal 20 ottobre al 19 novembre 2017 solo su appuntamento.

Con performance
Viviana Nicodemo
: lettura di poesie di Oretta Dalle Ore.
Farzaneh Joorabchi: musica mistica persiana.

presso lo 
SPAZIO CB32
via Cesare Balbo 32, Milano
(M3 Porta Romana, tram 9 e 24, autobus 90 e 91, BikeMi stazioni 147 e 301)

 

«La vita è un’avventura d’aria e luce»,[1]
approdo ininterrotto alla speranza, alla relazione, 
sempre cucita nei versi di Oretta Dalle Ore
non senza la difficoltà, estrema.
E dal futuro e dal colore procede il cuore, che fa «allargare le pieghe a sogni e storie».[2]
È per sua virtù che si ha modo di «allargare la vita e la memoria».[3]
Le opere di Sepideh Sarlak raccolgono intensamente l’energica onda di questo teorema.
“Spazio del cuore”: “fari” e non “locus”. 
Incontabile il tempo e gli anelli dell’albero:
la forza dell’intervallo che apre vie e sentieri.. 
E non c’è alcun modo di localizzare questo tessuto di fiamma con le sue istanze, che Pascal prende erroneamente per “raisons”.
Ciascuno si chiede dove stia il cuore, ma “cor sigma”, lui che da subito si è fatto spirale e curvature, non ha mai abitato nel petto..
Perciò “Cuore zingara”: il cuore che aumenta, s’invola, è ramingo..
E “Dawn” impronta il cielo in quanto alto-basso, e disegna un cuore facchino di nuvole, come la casa e il ritmo del vento che danno la direzione al viaggio..
Vento di scrittura senza alcuna conoscenza.. E allora “Il volo”: 
laddove lo “instrumento mirabile”[4] si avvia alla tessitura estrema delle cose.
Sepideh Sarlak con le sue opere, riscatta il cuore dallo sbandieramento romantico odierno e passato per concederlo altrove, con la sua anatomia e la sua aritmia originaria, la sua astrazione e il suo irreligioso silenzio.
Cuore tributario dell’ascolto. Cuore per pulsione. Le istanze del cuore: 
il battito e il respiro, la voce e il riposo, il cervello e l’artificio.
“k’erd”, “kardía” come anche “herz” rintracciano questa corda in tensione, sulla quale ad operare è per sempre, l’infinito della parola.

                                                                                                                                                                                Diego Nicolosi

[1] Oretta Dalle Ore, La vita è un’avventura.
[2] Oretta Dalle Ore, Senza titolo.
[3] Oretta Dalle Ore, Con miliardi di secoli e di stelle.
[4] Leonardo da Vinci, Fogli B 12 r da Teodoro Sabachnikoff, I Manoscritti di Leonardo da Vinci della Reale Biblioteca di Windsor: Dell’anatomia, Fogli B, Torino, Roux e Viarengo Editori, 1901, p. 79.

SEPIDEH JAN

Sepideh Jan nasce a Tehran nel 1985.
Dopo aver finito nella capitale il liceo artistico -specializzandosi in Grafica nel 2003- acquisisce la tecnica della pittura a olio dall’amico e maestro Hossein Maher e a diciannove anni si trasferisce a Firenze per studiare Pittura all'Accademia di Belle Arti, con i maestri Andrea Granchi e Gianna Scoino, dai quali apprende la necessità di sviluppare un linguaggio espressivo e personale.
Nel 2009 viene scelta per partecipare al workshop di disegno e pittura CSU Summer Arts alla Fresno State University (California).
Nel 2010 si laurea con una tesi su “La matrice femminile nell'arte tessile di Louise Bourgeois” in Storia dell'arte (con 110 e lode) e nel 2012 partecipa al programma Master in Pittura all'Accademia Sint-Lucas in Gent (Belgio) - programma Erasmus.
Contemporaneamente consegue la laurea specialistica in Pittura all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, discutendo la tesi su “La simbologia di ‘Casa’ nell'arte contemporanea”.
Da 2016 vive e lavora tra Tehran, l’isola Hormoz sul Golfo Persico (dove ha il suo laboratorio) e l’italia.

Tra le sue esperienze principali:

- “Nuovo Fiato”- mostra collettiva di pittura all'Accademia di Belle Arti di Firenze- California State University, a cura di M.Steinberg, 2007.
- “Futuribili”- mostra collettiva all'Accademia di Belle Arti di Firenze a cura di A.Granchi e G.Scoino, 2009.
- “Start Point”- partecipazione alla prima biennale dei giovani artisti a Firenze, galleria Varart, 2009.
- “All'inizio non era un’isola”- mostra collettiva degli studenti del biennio specialistico di Brera negli spazi di Assab One a Milano, 2011.
- “Architetture interiori”- mostra personale presso la galleria ArteDove a Firenze, 2012.
- “GAT- giovani artisti di talento”- partecipazione all'interno della mostra di arte contemporanea Artur-Oilmust a cura di A.Granchi e M.Innocenti a Firenze, 2012.
- “Alien- Alias”- mostra collettiva alla galleria TAG City a Brussel, 2013.
- “Paesaggi interiori”- mostra personale presso la galleria Otto a Roma, 2014.
- “La luce di Prometeo”- mostra collettiva alla galleria Plus Arte Pulse a cura di G.Ussani d'Escobar a Roma, 2015.
- “100 Works, 100 Artists”- mostra collettiva alla Golestan gallery a Tehran, 2016.
-“Soil carpet Hormoz”- partecipazione a Land Art festival con un dipinto di terre colorate dell'isola Hormoz (Iran), 2017.
- “Il sole del cuore”- mostra personale, textile works presso Immaginaria arti visive gallery, Firenze, 2017.
- Mostra personale presso Haft Samar gallery, Tehran 2017.

ORETTA DALLE ORE

Oretta Dalle Ore (1927) vive a Milano nella sua casa materna.
Su pressione del padre, dopo la maturità classica si iscrisse alla facoltà d’ingegneria, che abbandonò, conseguiti due esami, per incapacità di disegnare.
Lavorò nel volontariato e sciò molto.
Predisposta alla schizofrenia, sublimò la passione per un uomo in amor patrio, scoprì la poesia e lavorò per un anno per inventare l’Italia post-risorgimentale in endecasillabi sciolti.
La tragica morte dell’ispiratore appiattì la sua sensibilità e confuse la sua vocazione artistica.
Alcuni anni dopo precipitò nella “schizofrenia paranoide”.
Subì molti ricoveri.
Fu aiutata dagli amici artisti, con cui nel frattempo si era legata.
La salvò un appassionato, coraggioso, abilissimo psicoanalista: Tommaso Senise.
Per riconoscenza si laureò in medicina.
Un errore di analisi nel corso della lunghissima terapia, la precipitò in depressione, smise di fumare, di ricordare i sogni e per diciotto anni di poetare.
Nel 1996 pubblicò la prima edizione de “‘L’aggiustapendoli”, che raccoglie tutte le poesie scritte per l’analista.
Il libro vinse due primi premi.
Poetessa civile partecipò variamente alla vita culturale.
La terapia dell’ascolto Tomatis la indusse e la induce a disegnare.
L’entusiasmo di due classi di prima media per la sua poesia all’Italia, la convinse nel 2003 a farsi editrice di se stessa.
Oretta Dalle Ore, in internet dal 1996, pubblica ogni giorno nel suo sito www.oretta.it, una lettera con poesia e immagine.







FARZANEH JOORABCHI
Farzaneh Joorabchi nasce a Teheran, dove ha studiato con i maggiori maestri persiani, perfezionandosi con il musicista Alizadeh.
Giunta in Italia si è laureata in architettura all’Università di Firenze.
Insegna Sitar presso il centro culturale Italia-Iran di Firenze.
Ha partecipato a diverse rassegne musicali, fra le quali il festival “Musica dei Popoli” di Firenze, il festival Cusiano di musica antica del lago d’Orta, le rassegne “Rocca in musica” di Vignola, “Viator musica” di Bologna, “Musica per le stelle” di Rosignano, “Music festival” di Nevenburg, “World Music” di New York.
Ha vinto il primo premio di “On the Road Festival” di Pelago.
Si interessa alle contaminazioni musicali con altre culture e per questo ha formato il gruppo Khiyal (Musica indiana e musica persiana) e il gruppo Nakisa (fusione di musica classica e tecnica persiana).
Interagisce anche con il gruppo Al Quantara, specializzato nella musica medievale siciliana.



VIVIANA NICODEMO


Viviana Nicodemo, milanese, si è diplomata alla Civica Scuola Paolo Grassi di Milano, corso attori. 
Ha recitato con vari registi (M. Mezzadri, M. Navone, S. Sequi, N. Garella, G. Sepe, A. Zucchi, N. Mangano) e ha fatto diverse letture di classici e contemporanei, interpretando testi teatrali scritti da poeti (R. Mussapi, M. Zucchi, V. Frungillo).
Ha girato alcuni video ispirati alla poesia. 
Nel 2007 ha pubblicato il libro fotografico “Necessità dell' anatomia”.
È del 2009 la mostra “Via dell' inizio”, a cura di Paolo Donini.
È presente nella mostra collettiva Sconfinamenti, novembre 2016 a Villa Torlonia, Roma e a Noto (2017).
A marzo 2017 è uscito in DVD il docufilm “Sulla punta di una matita” allegato al libro “La parola data”, interviste a Milo De Angelis (ed. Mimesis).


FARZANEH JOORABCHI


Cantante e musicista persiana nata a Teheran (Iran). 
La sua formazione musicale è basata tanto sulla musica classica persiana, quanto sulle tradizioni rituali dei popoli che convivono in questa antica, bellissima e magica terra. 
I testi interpretati sono tratti dalla poesia persiana (Rumi, Hafez). 
Le sue improvvisazioni nascono dalle sue ricerche su canto e guarigione nell’antica Persia.
Lo strumento che suona è un liuto a quattro corde che si chiama Setar.
Farzaneh Joorabchi si trasferisce a vent’anni in Italia e si laurea in Architettura presso l’Università di Firenze. 
In questa città incontra il grande Maestro della musica persiana Mohammad Reza Lotfi e inizia a studiare la musica Radif (tradizionale).
Partecipa dunque a vari corsi e workshop di musica con i grandi maestri persiani.
Svolge concerti e seminari in Europa, Nord Africa e Stati uniti su musica antica persiana (Wellesley College Commomwelth School, USA) e corsi su canto e benessere giovanile (workshop con i bambini orfani in Dakhla).
Collabora con i solisti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia “Ad.Agio” e svolge concerti a corpo libero (Roma). 
Collabora inoltre per il progetto educativo MUSA in Germania con Deutsche Staatsphilharmonie, consistente nel concerto per bambini da uno a tre anni.
Dal 1999 comincia la collaborazione con il dipartimento di musica del Wellesley College di Boston (seminari e concerti) e in seguito forma il duetto “From The Caspian to the Mediterranean” con il pianista Lois Shapiro, USA. Altre collaborazioni con il pianista compositore iraniano Hooshyar rispetto all’album “Verses in the wind” (Melmax), alla performance “Suoni perduti” e all’album “Canti e suoni dalla Persia Mistica”.
Partecipa a numerosi festival e rassegne in Italia e all’estero tra cui: “World Music Institute”, New York City – “Emmas”, World Music Festival di Olbia –“Musica dei Popoli”, Firenze – Festival Cusiano di musica antica Lago d’Orta – “Rassegna Zampogna d’Oro”, Erice  – “Musica dal vivo” per la rassegna Asiatica Film Mediale, Roma – “Musica in Villa”, Firenze – “SunSplash Rototom”, Udine – “Arezzo Wave” (sezione Soul Wave), Arezzo – “Accademia Filarmonica Romana”, Festival Paleariza Calabria – Apertura di “Eco jazz” a Reggio Calabria – “Giornata mondiale del rifugiato”, Roma – “Alma Mater Expo”, Milano – Concerto all’università di Dakar (Senegal) – Workshop e concerto in Dakhla Bijad, Casablanca (Marocco) – Festival internazionale “Ifrane”, Marocco.

 

 

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