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Open Studio_ opere inedite di Michele Alberto Sereni

Inaugura

Sabato, 10 Febbraio, 2018 - 17:00

Presso

Pelicula studio fotografico
Centro Comm.le Mimosa, via Federici, Pesaro (PU)

A cura di

Milena Becci

Partecipa

Michele Alberto Sereni con Antonella Carloni, Claudia Greganti e Raffaele Petrucci

Fino a

Sabato, 10 Febbraio, 2018 - 21:00

Open Studio_ opere inedite di Michele Alberto Sereni

Comunicato

Open Studio_

opere inedite di Michele Alberto Sereni

 

Titolo: Open Studio_opere inedite di Michele Alberto Sereni

A cura di: Milena Becci

Luogo: Pelicula studio fotografico // Centro Comm.le Mimosa, via Federici, Pesaro (PU)

Data: 10 febbraio 2018

Orario: 17.00 // 21.00

Ingresso: libero

Info: +39 329 4969275, fotosereni@tin.it

 

Sabato 10 febbraio 2018 alle ore 17 Michele Alberto Sereni apre per la prima volta al pubblico il suo studio fotografico in via Federici a Pesaro, esponendo una selezione di scatti, parte di sei dei suoi progetti fotografici inediti realizzati negli anni, dal 1998 ad oggi.

 

L’Open Studio, a cura di Milena Becci, mostra in un luogo che dal 1993 è rifugio ma anche accoglienza, spazio di lavoro e costruzione, la produzione del fotografo pesarese che, parallelamente al suo impegno con numerose gallerie italiane ed artisti nazionali e non, ha portato avanti la sua ricerca con un vigoroso guizzo creativo sin dalla fine degli anni ʽ80.

 

Uno studio attento della natura e delle sue forme, dei colori e della luce che vi si riflette ripresa attraverso l’obiettivo, porta inevitabilmente Michele Alberto Sereni a considerazioni sui lineamenti del corpo, su sagome umane che nell’immaginario vanno ad incontrare quelle del paesaggio e dell’universo intero. Corpo e ambiente si fondono andando a costituire un unicum scorso dall’occhio senza distinzioni di sorta. Campi di tensione è la serie su cui lavora dal 1998 ad oggi andando ad indagare le forme del corpo femminile che ingannano: seni che sono curve, schiene che appaiono come linee semirette e fianchi irriconoscibili. In stampa analogica e in digitale, sei donne son state ritratte divenendo idealmente simulazione di loro stesse.

Trasparenze blue notte (2017) rappresenta il recente ritorno in camera oscura. Due foto, stampe di grande formato del negativo, troneggiano come per un ritorno al passato, tecnico e concettuale, che riporta alla materia in relazione allo spirito, anche qui senza alcuna dualità. Presenza e assenza sono un tutt’uno.

In Studio anche due progetti che vanno ad indagare temi politici e sociali: Giochi di borsa (2002) e GreXit (2015). La crisi finanziaria che ci ha colpito all’inizio del nuovo millennio, con il conseguente scoppio della bolla speculativa, è rappresentata da Sereni nel 2002 come un vero e proprio “gioco sulla pelle degli altri”, così come esso stesso lo definisce. Una situazione politica ed economica precipitata che viene ripresa in digitale nel lavoro del 2015 in cui, attraverso posizioni note della statuaria classica, ci parla della crisi greca e di un paese che ha venduto la propria bellezza, annebbiato dall’avidità e non più capace di apprezzare la propria storia.

Conformi alla personalità del fotografo, le collaborazioni che lo hanno portato a lavorare a più mani: Questioni di pelle è il titolo della serie realizzata con Antonella Carloni, artista e bodypainter marchigiana, di cui fanno parte Preparativi per un volo e Le ossa dell’architettura. Le donne, totalmente dipinte, si confondono e si immergono nello sfondo quasi per un gioco di metamorfosi, nel primo caso diventando volatile e nel secondo inserendosi in stretta relazione con il manufatto architettonico; le ossa umane entrano in rapporto diretto con lo scheletro sterile e abbandonato delle costruzioni create dall’uomo stesso. In studio anche i video di Questioni di pelle realizzati in collaborazione con le hairstylists Chiara Andreini ed Erika Roberti e con i musicisti Claudia Greganti e Raffaele Petrucci che hanno composto le colonne sonore.

Il 10 febbraio alle ore 17 l’Open Studio di Michele Alberto Sereni a cura di Milena Becci vuole essere un momento di condivisione e confronto con amici, addetti ai lavori e non, con chi da sempre frequenta questo spazio e con chi vorrà iniziare a conoscerlo attraverso le opere del fotografo.

Info: +39 329 4969275, fotosereni@tin.it

 

Biografie

Michele Alberto Sereni nato a Pesaro nel 1958, dove vive e lavora. Nel 1974 lavora come tecnico di stampa in camera oscura per lo sviluppo e la stampa del bianco e nero. Successivamente fa ricerca e sperimentazione nell’ambito della fotografia, lavori culminati nella collaborazione come fotografo di scena con la compagnia teatrale “Il Labirinto” di Pesaro, e con la realizzazione delle mostre: nel 1985 “Oltre la scena, prolungamenti dell’evento teatrale” al teatro Rossini, Pesaro; nel 1986 “Polifemi” nel teatro comunale di Novafeltria; nel 1987 “13 fotografie a casa Tabanelli” Riolo Terme; nel 1990 “Farfalle d’Italia” con il WWF al Palazzo Ducale di Pesaro; la partecipazione nel 1991 alla mostra “Paesaggi” a cura di Andrea Del Guercio e Alessandro Pitrè al Convento dei servi di Maria, Monteciccardo; nel 1996 “Società Rurale” nel Municipio di Colbordolo. Nel 1987 apre uno studio fotografico a Pesaro ed inizia a lavorare come fotografo a livello professionale, negli ambiti dell’industria e dell’editoria. Nel 1991 cura il coordinamento e la realizzazione del reportage fotografico per il PrixItalia della RAI svoltosi a Pesaro e Urbino. Nel 2004-2007 ha curato la catalogazione dei beni artistici dei musei civici di Pesaro, casa Rossini, Pesaro, Fondazione cassa di risparmio di Pesaro. Tra le sue principali esposizioni recenti invece, sono da citare le mostre: nel 2017 “Misura del Tempo. Dieci anni in Galtarossa” a Studio la Città, Verona e “Sconfinati” alla Rocca Roveresca di Senigallia; “Hema la Principessa indiana” nel 2016 a Studio la Città, Verona; nel 2015 “Toccata e Fuga” al Museo Archeologico di Fano; nel 2013 “La Dilatazione del Tempo”, a cura di Ludovico Pratesi, Centro Arti Visive Pescheria, Pesaro e, nel 2011 “Così come sono / The way they are” curata da Luca Massimo Barbero al MACRO di Roma.

 

Antonella Carloni nata a Camerano (AN) nel 1970, dove vive e lavora. Diplomata in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino nel 1993, continua la ricerca artistica che le è propria affinando diverse tecniche ed esplorando sempre più a fondo le possibilità cromatiche e materiche dei pigmenti. Dopo alcuni anni trova definitivamente nella pittura la dimensione espressiva per realizzare il proprio percorso creativo, sia nei dipinti che nelle azioni di bodypainting che la portano a collaborazioni con fotografi e videomaker, spingendola a sperimentare anche altri linguaggi d’espressione. Nel 1993 partecipa alla collettiva “Dentro l’accademia” presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino. Dopo una lunga pausa artistica riprende il suo percorso creativo iniziando ad esporre alcuni lavori e realizzando varie performance di bodypainting. Nel 2012 partecipa con un’ opera finalista alla “Biennale Premio Artemisia” e come bodypainter ad una performance presso la Galleria Antichi Forni di Macerata. Nel 2013 “GenerAzione”, la bipersonale con Cristina Messora, e la partecipazione alle mostre collettive presso la Galleria Puccini di Ancona e nella città di Bratislava. Nel 2014 vince il  Premio speciale  della  giuria alla Rassegna Internazionale  d'Arte Premio Ligures  Città di Sarzana”, prima edizione. Dal 2014 viene invitata a partecipare come bodypainter in diverse  manifestazioni  ed esposizioni  artistiche.

 

Claudia Greganti nata a Chiaravalle (AN) nel 1976, vive e lavora a Senigallia  (AN), è un’artista poliedrica e una performer. Fin da bambina inizia a comporre musica al pianoforte e a proporsi come cantautrice presso concorsi musicali regionali. Alla fine degli anni ‘90 dà vita ai Liricairata, gruppo rock alternativo con il quale vince diversi concorsi fino a rappresentare le Marche ad Arezzo Wave nel 2002. Attualmente è impegnata in due progetti musicali tutti al femminile. Il primo, Eva Van Dirt, di impronta punk-rock psichedelico, con il quale  ha fatto un mini tour a Londra 4 anni fa, e il secondo, Zelda’s Victims, decisamente elettronico, con il quale sta ottenendo un discreto successo.

 

Raffaele Petrucci nato ad Ancona nel 1979, dove vive e lavora,  compositore, arrangiatore e sound engineer (master in ingegneria del suono a Roma2 - Tor Vergata) produce musica per cinema, spot pubblicitari, teatro e discografia italiana. Ha composto musica per marchi come Ariston, Viking Cruises, Angelini, YDA, Madeo, Filippetti e musical, sigle televisive, cortometraggi e lungometraggi per il cinema, fra i quali “Last Christmas” di Christiano Pahler (sei nomination, festival internazionali e premio speciale della giuria all’Alexandria Mediterranean Countries Film Festival).

 

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