LOBODILATTICE

Nomi, Cose, Città, Animali, Fiori…

Inaugura

Sabato, 2 Marzo, 2019 - 17:00

Presso

Galleria ItinerArte
Rio terà della Carità, Dorsoduro 1046

A cura di

Virgilio Patarini

Partecipa

Arturo Belfiore Mondoni, Walter Bernardi, Giorgio Carluccio, Valentina Carrera, Vito Carta, Malli Ferraris, Carlo Fontanella, Luisa Ghezzi, Paolo Lo Giudice, Franco Maruotti, Moreno Marzaroli, Aldo Mastrorilli, Sergio Merghetti, Virgilio Patarini, Alessandro Pedrini, Gabriele Perissinotto, Michele Recluta, Maria Luisa Ritorno, Ivo Stazio, Marica Zorkic.

Fino a

Lunedì, 11 Marzo, 2019 - 19:00

Nomi, Cose, Città, Animali, Fiori…

Comunicato

ASPETTANDO LA BIENNALE Rassegna di arte, video, letteratura e performance

PRIMA MOSTRA Nomi, Cose, Città, Animali, Fiori

Prende il via sabato prossimo 2 marzo 2019, alle ore 17, alla Galleria ItinerArte, a Venezia, Rio Terà de la Carità – Dorsoduro 1046, con l’inaugurazione della prima mostra la rassegna intitolata “Aspettando la Biennale”.

Una kermesse di 44 giorni che vedrà succedersi mostre personali e collettive di pittura, scultura e fotografia, presentazioni di libri e video, performance teatral-musicali e altri eventi artistici, con protagonisti una selezione di artisti emergenti provenienti da tutta Italia e affermati protagonisti veneziani. Come per la prima fortunata edizione del 2017, la direzione artistica è affidata a Virgilio Patarini e l’organizzazione generale alla associazione Zamenhof Art di Milano. Novità di quest’anno la collaborazione con altre realtà come l’Associazione G’Art – Galleria delle Arti di Venezia, l’Associazione Olimpia Morata e lo Studio l’Altrove di Ferrara, e la Vi.P. Gallery della Valcamonica.

Dal 2 marzo al 14 aprile 2019, proprio accanto all’Accademia, un articolato programma di ben 7 mostre che presenteranno complessivamente una quarantina di artisti contemporanei, abbinato a quattro presentazioni di libri, tre di video ed alcune performance teatral-musicali.

Le mostre (5 personali e 2 collettive tematiche) spazieranno dal figurativo all’astratto, indagando i territori di confine tra i generi e gli stili: tra figurazione e astrazione, tra fotografia e pittura, tra astrazione, figurazione e poesia visiva, e le possibilità contemporanee di una figurazione o di una astrazione che potremmo definire “2.0”. Ci saranno poi, come si accennava, eventi con ospiti illustri protagonisti della vita culturale veneziana, come la presentazione del volume “Assoli”, dello scrittore e musicista Ermanno Fugagnoli, docente presso il Conservatorio di Venezia, con la partecipazione di Franco Avicolli, direttore del Centro Culturale MAC di Venezia, e con letture di Carlo Persi (sabato 9 marzo); la video-performance “Ogni Mattina” di Alessio Bortot (voce) e Beo Peraldo (animazione video); la performance teatral-musicale “Notturni” col pianista e direttore d’orchestra Giovanni Battista Rigon, e molti altri ancora (vedi programma).

Tutto a ingresso libero.

Primo evento della Rassegna, da sabato 2 marzo 2019 a lunedì 11 marzo, la mostra collettiva tematica (e itinerante) “Nomi, Cose, Città, Animali, Fiori…”, a cura di Virgilio Patarini, Catalogo Zamenhof Art. Quadri, sculture, mosaici e fotografie di Arturo Belfiore Mondoni, Walter Bernardi, Giorgio Carluccio,  Valentina Carrera, Vito Carta, Malli Ferraris, Carlo Fontanella, Luisa Ghezzi, Paolo Lo Giudice, Franco Maruotti, Moreno Marzaroli, Aldo Mastrorilli, Sergio Merghetti, Virgilio Patarini, Alessandro Pedrini, Gabriele Perissinotto, Michele Recluta, Maria Luisa Ritorno, Ivo Stazio, Marica Zorkic.

Tale mostra poi andrà a Roma alla Muef Art Gallery (dal 17 al 26 aprile) e a Milano allo Spazio E (dal 29 maggio al 7 giugno).

Qui di seguito una breve presentazione. In allegato la locandina della prima mostra

Nomi, Cose, Città, Animali, Fiori…

Ricordate quel gioco che si faceva da bambini? Si prendeva ciascuno un foglio orizzontale, in altro si scriveva: “Nomi, Cose, Città, Animali, Fiori…”; poi si tiravano quattro righe in verticale a separare le colonne e si cominciava a sorteggiare la prima lettera: “A”. “A come Arlecchino, Armadio, Ancona, Anatra… Asfodelo…” Ok, quando eravamo bambini nessuno avrebbe detto “Asfodelo” come fiore, ma ci siamo capiti. Ebbene questa mostra prende titolo e spunto proprio da quel gioco e ne conserva infondo lo spirito ludico e divertito. Dei venti artisti in mostra il curatore ha selezionato una cinquantina di opere figurative che passano in rassegna una carrellata di Nomi, Cose, Città, Animali, Fiori… accostati gli uni agli altri in maniera apparentemente casuale, come accadeva nel gioco da bambini, dove Arlecchino compariva accanto ad un’anatra e Bologna accanto ad una bomboniera, avendo in comune solo l’iniziale. Certo poi, a ben guardare, qualcosa in più in comune ce l’hanno tutti questi quadri, sculture e fotografie, e l’accostamento apparentemente casuale dei soggetti aiuta ad individuarlo questo tratto comune, che consiste, in una parola, in un approccio corsivo e gioioso alla figurazione: una figurazione 2.0, una figurazione contemporanea che oscilla dall’iperrealismo alla contaminazione con l’Informale, e che ha quasi sempre colori squillanti e forme decise e guizzanti. Una figurazione capace di catturare lo sguardo con forme e colori vivaci, gradevoli senza essere scontati, fruibili e leggibili senza rinunciare alla ricerca e alla sperimentazione. Perché l’arte contemporanea può essere anche gioiosa e fruibile: spensierata pur mantenendo al fondo un pensiero. (Vi.P.)

Per il calendario completo della rassegna e ulteriori approfondimenti clicca qui: https://www.zamenhofart.it/aspettando-la-biennale-venezia-2019/

 

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