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Le Dame di Alfonso Rocci - personale di apittura a cura di Massimiliano Bisazza

Inaugura

Mercoledì, 8 Novembre, 2017 - 18:30

Presso

Galleria STATUTO13
Via Statuto 13

A cura di

Massimiliano Bisazza

Partecipa

Alfonso Rocchi (artista), Massimiliano Bisazza (Curatore della Mostra), giornalisti e pubblico astante

Fino a

Martedì, 21 Novembre, 2017 - 11:00

Le Dame di Alfonso Rocci - personale di apittura a cura di Massimiliano Bisazza

Comunicato

 

Comunicato Stampa

 

Le Dame di Alfonso Rocchi”

 

Mostra personale di pittura di:

 

Alfonso Rocchi

 

A cura di Massimiliano Bisazza

 

-Opening: 8 novembre 2017 dalle h 18,30 alle h 21,00

In mostra fino al 21 novembre 2017 mattino

 

Presso: Galleria d’Arte Contemporanea Statuto13

Via Statuto, 13 (corte int.) – 20121 Milano

 

Apertura al pubblico: dalle h 11 alle h 19 dal martedì al sabato

 

 

 

Le opere pittoriche di Alfonso Rocchi sono senza dubbio eleganti ed intriganti al contempo. Nascono in seguito ad una eco che ha un'originale mescolanza tra una pseudo matrice stilistica “botticelliana” e una modernità e soavità quasi elegiache.

 

Trattasi di un universo femminile che non rappresenta la realtà, bensì la vivificazione del tutto personale che l'artista dona ai suoi stimoli mentali e che si manifesta sotto forma di tecnica pittorica.

E' puramente mentale l'elaborazione di Alfonso Rocchi e spesso è frutto delle proprie esperienze di vita.

 

Le immagini che osserviamo sulle tele o sulle tavole sono pre-esistenti, all'interno della sua coscienza; sono frutto di una fervida fantasia quasi favolistica e piacevolissima ai sensi.

 

L'idea risulta dunque molto attuale nel panorama contemporaneo dell'arte internazionale - Rocchi ha esposto con grande successo di pubblico a New York, e non solo - è generatrice di splendide creature diafane, eleganti e dai colli e mani assottigliati, che ci osservano in modo del tutto infantile, cioè intendo prive di sguardi maliziosi. Le gote rosa, le labbra rosse, le capigliature che ci conducono verso luoghi lontani e surreali, gli abiti, i tessuti sottili che ricordano altri tempi; altro non sono che la declinazione della fervida immaginazione dell'artista.

 

Una singola bottiglietta di “Coca-Cola” è lì, vuota, in primo piano, come accadeva nella rappresentazione degli oggetti nei quadri fiamminghi e nella pittura di Antonello da Messina, e lì è volutamente adagiata per ricordarci la reale epoca nella quale ci troviamo. Questo è forse l'unico elemento che ci permette di dare una connotazione temporale ai soggetti rifranti.

 

In effetti quel senso di piacevolissimo spaesamento sensitivo ci induce a perderci, fantasticando ma non permettendoci di comprendere il secolo nel quale queste splendide dame siano collocate; se non fosse proprio per quel piccolo particolare della nota bevanda, che ci ricorda una datazione annessa all'attualità.

 

E' chiaro allora che l'obiettivo del pittore sia che il fruitore subisca il fascino che scaturisce dai dipinti e che potrebbe a sua volta suscitare da un individuo reale, cioè osservando una persona in carne ed ossa.

 

In epoca di brutture e di opere d'arte che spesso risultano anti-estetiche o di immagini globalizzate; trovo che le opere di Alfonso Rocchi - che spesso ripropongono anche delle moderne pale d'altare in stile neo-giottesco - diano un respiro ampio a quel ricordo rinascimentale che frequentemente la nostra società tende a dimenticare.

 

L'ibridazione tra queste nobili e il contemporaneo credo sia l'elemento precipuo nell'arte di questo pittore bergamasco.

 

 

 

Per informazioni:

 

Cell. +39 347 2265227 (mart-sab h11/19)

info@statuto13.it

www.statuto13.it

www.facebook.com/statuto13

 

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