LOBODILATTICE

“Il principe dei mille volti”

Inaugura

Lunedì, 25 Giugno, 2018 - 18:00

Presso

MaMo galleria
Via Plinio,37

A cura di

Valeria Modica

Partecipa

Andrea Petrone

Fino a

Domenica, 1 Luglio, 2018 - 11:45

“Il principe dei mille volti”

Comunicato

Galleria Mamo

via Plinio,37 Milano

presenta

mostra personale

Andrea Petrone

“Il principe dei mille volti”

Inaugurazione 25 giugno ore 18,00/20,00

Dal 25 giugno al 1 luglio 2018

genere: arte contemporanea

orari giornalieri di apertura e chiusura: dalle 16,00 alle 19,30 inviare una mail di conferma e prenotazione per le visite giornaliere a: galleriamamo@gmail.com

Andrea Petrone vive e opera a Napoli, ha esposto in numerose mostre in Italia e all’estero, è presente sulla scena dell’arte italiana da oltre un trentennio. Il suo percorso, costellato di continui crescenti successi, si è snodato attraverso varie fasi passa dall’astratto-geometrico ad una figurazione sempre più puntuale e tecnicamente perfetta. Gli ultimi anni della sua attivita’ sono stati caratterizzati da continui sconfinamenti nella direzione ludica: il gioco dell’oca (“Il Regno dello Zefiro”), la tombola (“Morfè, chiste so’ nummere!”), il mondo fantastico del burattino Pinocchio, anche se l’aspetto più appariscente è l’uso sempre piu’ frequente del ritratto. Riguardo alla sua capacità di eccezionale autore di ritratti, non è un caso che Lucio Dalla, nel 2002 avendo trovato interessantissimo quello che Petrone gli aveva dedicato, volle pubblicarlo sulla copertina di uno dei suoi ultimi CD (“Caro amico, ti scrivo.Ma è straordinaria la capacità con cui Petrone ha interpretato e reinventato la figura di Totò nella sua lunga serie di ritratti dedicati al grande comico napoletano; Liliana De Curtis, figlia dell’attore, ha piu’ volte, in TV e nelle occasioni mondane, affermato di avere “adottato” Petrone come “artista di corte”, volendolo con sé in tutte le piu’ importanti manifestazioni nelle quali l’illustre genitore è stato celebrato.Se la faccia del grande comico, da sola, non è riuscita a imbarcarsi per l’estero, Petrone realizza forse l’opera piu’ geniale per esportarne l’immagine. Semplice, gli dà il volto dei più grandi personaggi della cultura, dello spettacolo, e della politica internazionale. E così sarà davvero difficile non aprire le porte del mondo a Totò-Leonardo da Vinci, Totò-Mozart, Totò-Marylin Monroe, Totò-Naomy Campbell, Totò-Warhol, Totò-la Gioconda, Totò-Dalì, Totò-Picasso, Totò-Benigni, Totò-Dalla, Totò-Che, Totò-Mao.Ambiguità, gioco ed ironia percorrono tutti i personaggi che spartiscono i loro propri connotati con quelli del grande comico. Questo delle sovrapposizioni, dell’interferenza con altri mondi, di citazioni parallele, mescolando il mitico Totò con le situazioni più disparate, è pure una caratteristica costante del lavoro di Petrone, quasi a voler dimostrare l’universalità, le mille sfaccettature della personalità dell’attore partenopeo. E mentre ciascuno presta a Totò le proprie riconoscibili sembianze, Totò da parte sua travolge il personaggio con il suo inconfondibile sorriso ironico, disilluso, dissacrante. Una invenzione semplice ma efficace. Azzardo e genio nello shaker ed ecco il cocktail piu’ intrigante nel panorama artistico di questi anni. Gradito anche agli italiani nel mondo che hanno imparato a miscelare tradizioni della loro terra, di cui Totò è tassello insostituibile, e globalizzazione delle culture e delle emozioni. Dalle officine “Petrone” ecco rimessi insieme i pezzi di un passato, irrinunciabile, e di un presente, necessario e stimolante, che faranno sintesi in un sistema che cerca invece di sdoppiare le anime dalle speranze. Tutto grazie all’operazione-Totò. Il principe della risata ringrazia. Il suo nuovo film ora è affidato a un regista, creativo pittore napoletano e mondiale insieme.

I ritratti di Totò sono stati realizzati dall’artista con tecniche miste, collage polimaterici, caratterizzati da un lavoro certosino, creato con vari tipi di materiali, tessuti, garze, plastiche, legno e paglia che  si sposano insieme alla pittura ad olio ed alle tecniche miste creando una contaminazione ed una volontà dell’ artista di andare oltre lo spazio pittorico bidimensionale, alla ricerca della tridimensionalità. Gli accostamenti di colore travolgono lo spettatore in un trionfo di tinte  complementari, che fanno della sua pittura un’ emblema di grazia e vivacità insieme. Lo sfondo  caratterizzato da un colore rosso ossido, avvolge e scontorna le immagini facendo prevalere la ricchezza cromatica che esalta tutti i travestimenti ed i personaggi contemporanei interpretati dal Principe della risata.  

 

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