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Achille Perilli: Beyond

 

Taglio del nastro per la mostra “Achille Perilli. Beyond” al Vetrya Corporate Campus di Orvieto. Un progetto ambizioso condiviso con il Comune di Bagnoregio

ORVIETO – La mostra di Achille Perilli, dislocata tra Orvieto e Bagnoregio apre una collaborazione pubblico-privato per incentivare lo sviluppo culturale del territorio. Promotori di questo progetto la Fondazione Luca e Katia Tomassini e il Comune di Bagnoregio con Casa Civita ai suoi esordi.

Dopo l'evento bagnorese di giovedì 14 è seguita, lo scorso venerdì 15 novembre, l’inaugurazione della seconda parte della mostra “Achille Perilli. Beyond” con il taglio del nastro nell'avveniristico Vetrya Corporate Campus di Orvieto, sede della Fondazione Luca e Katia Tomassini.

“Dopo diverse e interessanti esperienze realizzate con artisti molti dei quali agli esordi, inauguriamo oggi la mostra dedicata al maestro Achille Perilli, uno dei grandi protagonisti viventi dell'astrazione in Italia che ha segnato profondamente l'arte del Novecento. Un progetto culturale che unisce, finalmente, i territori di Orvieto e Bagnoregio” ha detto Katia Sagrafena, DG della Fondazione Luca e Katia Tomassini “In questa epoca segnata in maniera preponderante dalla tecnologia saranno la cultura, l'arte e la bellezza a fare la differenza”. 

David Crescenzi presentando i contributi video rilasciati dal Sindaco di Bagnoregio Luca Profili e dell'amministratore unico di Casa Civita, Francesco Bigiotti, entrambi impegnati a Berlino ha dichiarato: “Una mostra tra passato. presente e soprattutto futuro, perché nelle sue opere si intravede qualcosa che va al di là. Mi ha colpito in particolare la capacità di Perilli di calzare a pennello sia agli ambienti del passato, come quelli di Palazzo Petrangeli a Bagnoregio, sia alle atmosfere futuristiche di Vetrya, con i suoi spazi bianchi simili a quelli delle aziende hi-tech della Silicon Valley americana o della Tech City of London, per questo capace di proiettarsi ben al di là della sua epoca (Beyond)”.

Davide Sarchioni, curatore della mostra, ha ribadito che “a Palazzo Petrangeli abbiamo cercato di sintetizzare la storia di Perilli, qui in Vetrya invece si parla di futuro con l'ultima produzione del maestro rivolta a visioni del mondo tecnologico, ma che già molto tempo prima erano state anticipate in tutta la sua ricerca artistica. La disposizione delle opere dialoga con lo spazio espositivo come una grande installazione dove le griglie geometriche aprono una nuova prospettiva di visione, dal sotto in su”.

“La Fondazione Luca e Katia Tomassini mi ha dato la possibilità di concepire una mostra con quella peculiare libertà che ha sempre contraddistinto il lavoro mio padre. Lui ha detto che un giorno i suoi lavori sarebbero arrivati su Marte ed effettivamente queste opere ci proiettano nel futuro” ha concluso Nadja Perilli, figlia del maestro e Presidente dell'Archivio Achille Perilli.

Negli spazi del Vetrya Corporate Campus un insieme di 26 piccole composizioni, coloratissime e ironiche, allestite come icone delle app di uno smartphone, fa da contrappunto all'atmosfera severa e rigorosa data dalla sequenza incombente dei 13 dipinti a fondo nero realizzati tra il 2008 e il 2015, in cui le articolazioni cromatiche e strutturali delle forme sono accentuate dai contorni netti ritagliati da un nero compatto e si accendono vivacissime in contrasto con l'oscurità che le avvolge, ponendole sfrontatamente alla ribalta senza nessuna modulazione o ripensamento, come una dichiarazione decisa ed estrema. Eseguite sulle tonalità degli azzurri e dei verdi, con improvvise accensioni del giallo o del rosso, forme solide e compatte o aperte come piani sovrapposti sono articolate nella superficie del quadro innescando un sistema di rimandi tra una composizione e l'altra tendendo a dilatarsi fino a emergere nello spazio fisico. Si tratta di immaginifiche e proliferanti strutture che descrivono spazi virtuali analoghi a certe configurazioni digitali tridimensionali. Qui, più che altrove, l'artista sembra guardare al futuro (“In viaggio verso il futuro”, 2009), in sintonia con la nuova dimensione ubiquitaria offerta da internet e dai social-network, attraverso formulazioni geometriche che conquistano spazi inesplorati, frutto del nostro inconscio e della nostra percezione. Con questi lavori Perilli è riuscito a spingersi ancora oltre, come se stesse già traguardando nuove soluzioni rimanendo in attesa del dopo.

La mostra “Achille Perilli. Beyond” sarà aperta la pubblico fino al 29 febbraio 2020 nelle due sedi di Vetrya Corporate Campus a Orvieto e di Palazzo Petrangeli a Bagnoregio. 

È organizzata da Fondazione Luca e Katia Tomassini e Comune di Bagnoregio, in collaborazione con Vetrya, Casa Civita, Archivio Achille Perilli e Terramedia-LaDi Art di Isaco Praxolu.

L’istallazione in Vetrya a Orvieto è visitabile tutti i giorni, dalle 9 alle 19. Sabato e domenica è preferibile su appuntamento.

Per approfondimenti: Fondazione Luca e Katia Tomassini